Credere n. 10 - 08/03/2015
Quaresima, digiuno e festa dell’incontro con Cristo
Cari amici lettori, il protagonista della storia di copertina di questa settimana è Paolo Armando, cuoco dilettante concorrente…
Pentole, fornelli e briciole di Vangelo
Il catechista di Cuneo, arrivato quarto a Masterchef, ha raccontato il suo impegno in parrocchia durante il reality culinario.…
Donna e manager al servizio dei malati
L’incarico, la responsabilità, la fede: Mariella Enoc racconta come ha colto la sfida di guidare l’ospedale Bambin Gesù di…
Dio non si stanca di perdonare
«La misericordia divina è una grande luce di amore e di tenerezza, è la carezza di Dio sulle ferite dei nostri peccati»,…
Che senso ha il digiuno?
PERCHÉ DEVO FARE IL DIGIUNO? Il digiuno è un mezzo per ritrovare noi stessi. Comunque, come ragazzo, ne sei dispensato.
Dio nel cuore della città
I grattacieli di Manhattan si innalzano verso il cielo come colonne di un’immensa cattedrale gotica. C’è qualcosa di ascetico…
Ite, missa est | Enzo Romeo
Dio nel cuore della città
Illustrazione di Emanuele Fucecchi
I grattacieli di Manhattan si innalzano verso il cielo come colonne di un’immensa cattedrale gotica. C’è qualcosa di ascetico nelle forme di questa città che si sviluppa tutta in verticale. Il caotico andirivieni della Fifth Avenue nasconde oasi di raccoglimento, come la chiesa episcopale di San Tommaso, a pochi passi dalla cattedrale cattolica. Siamo nella Midtown della “grande mela” e il Rockefeller Center è davvero qui a fianco? Oltre il portale, la penombra e le pareti istoriate fanno scivolare il visitatore in una dimensione contemplativa che si credeva scomparsa. I monaci nel Medioevo dovevano pregare in un simile ambiente.
Fu in questa metropoli che si convertì il trappista Thomas Merton. Aveva 23 anni ed era prossimo alla laurea in letteratura alla Columbia University quando una domenica d’agosto capitò all’ora della Messa nella parrocchia del Corpus Christi, sulla 121ª Strada. Dopo un mese disse al parroco: «Padre, voglio diventare cattolico».
Dunque, è possibile incontrare Dio nel cuore della città, dove vive la metà della popolazione del pianeta, dove l’uomo si realizza o è infelice ed emarginato. Nella cultura urbanizzata, da molto tempo ormai, la Chiesa non è più l’unica “promotrice di senso”. Linguaggi, simboli e messaggi sono distanti dal Vangelo. Eppure Dio abita lì, in mezzo al traffico frenetico, nei cantieri e nei condomini, negli uffici e nelle fabbriche, nelle scuole e negli stadi, agli angoli delle strade dove dormono i senza casa. Ed è lì che i laici, se fanno risplendere la corona regale del proprio Battesimo, possono essere fermento di bene e offrire speranza, luce, tenerezza… Insomma, la vitalità dello Spirito, forza di fiducia e cambiamento anche quando tutto sembra oscuro. A New York, tra le navate di St. Patrick, l’8 giugno 1968, durante l’elogio funebre di Bob Kennedy, suo fratello Ted ripeté una frase del fratello assassinato: «Ci sono quelli che guardano le cose come sono, e chiedono “perché?”. Io sogno cose che non ci sono mai state, e chiedo “perché no?”».