N. 15 14 luglio 2013
ANTEPRIMA - Floribeth Mora Díaz

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La guarigione straordinaria di una donna costaricense ha dato il via libera per proclamare santo Giovanni Paolo II. Il racconto…

Editoriale

La luce della fede illumina il nostro cammino

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Fratel Vincenzo Luise

IL MIO CUORE “MATTO” BRUCIA PER SAN CAMILLO

Il 14 luglio cominciano le celebrazioni per i 400 anni dalla morte di San Camillo de Lellis. Vi raccontiamo l’attività…

Intervista a Francesco Belletti

SÌ AI DIRITTI INDIVIDUALI, MA LA FAMIGLIA È UN’ALTRA COSA

Una sentenza della Corta suprema Usa boccia il matrimonio come sola unione tra uomo e donna. Francesco Belletti: «Una pericolosa…

Nonno mi spieghi..

Perché nel mondo esiste l'odio?

L’esistenza dell’odio nel mondo è un mistero legato alla natura del cuore umano. Lo dice chiaramente Gesù...

La prima enciclica di papa Francesco

GESU’ CRISTO LUCE DELLA FEDE

«La luce della fede: con quest’espressione, la tradizione della Chiesa ha indicato il grande dono portato da Gesù...

Per una lettura completa...

Nonno mi spieghi..

Perché nel mondo esiste l'odio?

Nonno, ma perché nel mondo esiste l'odio?

 

Perché non vedo Dio?

L’esistenza dell’odio nel mondo è un mistero legato alla natura del cuore umano. Lo dice chiaramente Gesù: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo» (Marco 7,21-23). Una cosa però è certa: l’odio non proviene da Dio. Dio non ci ha creati per odiare. In noi c’è una natura ferita che originariamente era sana, in perfetta comunione con il Creatore, fatta per l’amore, la felicità, incapace di cattiveria. Poi, come ricorderai, uomo e donna hanno liberamente scelto di disobbedire a Dio, sotto la spinta del diavolo. Il risultato è sotto i nostri occhi, ed è una spinta che può trascinarci davvero in basso, se non chiediamo l’aiuto di Dio attraverso i sacramenti.

Ma dal Vangelo di Luca (4,21-30) possiamo imparare anche un’altra cosa importante su questa spinta all’odio e al male che si scatena negli uomini. Gesù è nella sinagoga e sta parlando a degli ascoltatori ebrei. Dice delle cose molto importanti, ma che mettono fortemente in discussione i presenti. Sono provati dalle parole di Gesù, si irritano, dicono un “no” a quella predicazione profetica, e allora inizia l’odio: «All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino».

Dicono di no alle sue parole, non le accolgono, e cercano subito come ucciderlo. È una lezione valida sempre: l’odio inizia quando dici di “no” a Gesù.

Adamo ed Eva: come si fa a dire di no a Gesù? Dove ha origine il male?

 

Nonno, ma come si fa a dire di no a Gesù? Io non lo farei mai. Io voglio bene a Gesù! Io sono e sarò sempre dalla sua parte!

«Dire “no” a Gesù non è un problema che riguarda “gli altri”, riguarda tutti, vicini, lontani, grandi e piccoli, e anche me e te. Così come l’odio non è un problema degli altri, delle guerre, dei “cattivi”, è un problema nostro, del nostro cuore. Questo è quanto emerge sempre dal Vangelo. Far capire questo è la principale preoccupazione di Gesù. I cattivi siamo noi. Non ci credi? E allora dimmi: sei capace con le tue sole forze di porgere l’altra guancia a chi ti percuote? Puoi tu dare anche la tunica a chi ti chiede il mantello? Riesci a perdonare fino a settanta volte sette quelli che ti fanno del male? Se davvero diciamo sempre “sì” al Signore, allora possiamo compiere tutto questo, e anche di più, come dice Gesù: «In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi» (Giovanni 14,12). Le parole di Gesù ci mettono nella verità su noi stessi, e allo stesso modo Gesù si fa in quattro per salvarci, perché ci ama davvero così come siamo, poveri, peccatori, cattivi. Lui sa come siamo davvero, perché vede nel profondo del nostro cuore. Lui vuole guarirci, come un medico, dall’odio che c’è dentro di noi.

Pensa alla famiglia: quante volte si litiga? Ma se invece di rifiutare Gesù, chiudendoci nel nostro orgoglio, noi imploriamo: «Gesù guariscimi dall’odio che c’è dentro di me», il clima della famiglia si rasserena. E così si può fare a scuola, al lavoro, nella società. Dappertutto!

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