N. 23 - 2015 7 giugno 2015
Sommario 23 - 2015

Credere n. 23 - 07/06/2015

Insieme di don Antonio Rizzolo

La Sindone e il grande dono dell’Eucaristia

Cari amici lettori, la solennità del Corpo e Sangue di Cristo che celebriamo questa domenica ci invita a riflettere sul grande…

La storia di copertina | Renato Kizito Sesana

«Il cibo non è buono se non è di tutti»

In occasione dell’Expo dedicato alla nutrizione padre Renato Kizito Sesana, che in Africa si confronta tutti i giorni con…

Il testimone | Arnoldo Mosca Mondadori

«L’Eucaristia è un anticipo di paradiso»

A dirlo non è un “santo” ma un “normale” quarantenne milanese, felicemente sposato, padre di tre bambini: «Dio parla nel…

Il personaggio | Carlo Pastori

Racconto un don Bosco che vi farà ridere

L’ex cabarettista di Zelig Carlo Pastori gira l’Italia in compagnia della sua fisarmonica con uno spettacolo dedicato al…

Ite, missa est | Emanuele Fant

La forza della preghiera

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Insieme di don Antonio Rizzolo

La Sindone e il grande dono dell’Eucaristia

Cari amici lettori, la solennità del Corpo e Sangue di Cristo che celebriamo questa domenica ci invita a riflettere sul grande dono dell’Eucaristia, per accogliere davvero Cristo nella nostra vita, lasciarci trasformare da lui e testimoniarlo ogni giorno amando i nostri fratelli. Per capire meglio la grandezza dell’Eucaristia vi invito a leggere la bella intervista ad Arnoldo Mosca Mondadori. Considerate anche solo questa sua frase: «Il corpo di Cristo disseta l’infinita sete che l’uomo ha della bellezza, fa sentire la pace di un mistero immenso». Ma leggete anche la storia di copertina, dedicata al missionario comboniano padre Renato Kizito Sesana: il pane eucaristico deve spingerci a condividere anche il pane materiale e a impegnarci per la giustizia. Altrimenti, come ascoltai da un padre saveriano in un ritiro spirituale (quando frequentavo ancora le scuole medie), non facciamo altro che «mangiare ostie».

C’è un altro collegamento che vorrei fare con la festa del Corpus Domini. In questi giorni potrete trovare in edicola, con Credere e Famiglia Cristiana, un dvd dedicato alla Sindone, intitolato Storia di un mistero. È un video molto bello, prodotto dal Centro televisivo vaticano. Merita di essere visto perché è chiaro, sobrio, ben documentato, e nello stesso tempo emozionante. Qualche giorno fa è stato presentato ufficialmente ad Alba e durante l’incontro il vescovo della città, monsignor Giacomo Lanzetti, ha raccontato questo aneddoto: molta gente, quando entra nel duomo di Torino, dimentica di fare la genuflessione davanti al tabernacolo e corre direttamente all’urna in cui si trova la Sindone. È un po’ illogico: nell’Eucaristia Cristo è realmente presente, mentre la Sindone è solo un segno. Correttamente papa Benedetto XVI, durante la sua visita al Sacro lino, prima si fermò in preghiera davanti al tabernacolo.

A volte noi cristiani non consideriamo le giuste priorità. Eppure anche la Sindone ci rimanda all’Eucaristia. In essa vi sono tracce di sangue, che ci ricordano il sangue di Cristo che ci ha redenti, segno dell’amore sconfinato di un Dio che ha voluto condividere perfino il nostro dolore. Nella Sindone, poi, è impressa l’impronta di un corpo. La scienza non sa spiegare come questo sia avvenuto. Per molti è il segno della risurrezione, che è stata come un’esplosione di luce. L’Eucaristia è proprio questo: Cristo risorto, presente per sempre in mezzo a noi. Entrando in comunione con lui riceviamo il suo Spirito, che ci trasforma in persone eucaristiche, la cui vita è un rendimento di grazie e la testimonianza, come Cristo, di una vita donata.

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