N. 26 - 2015 28 giugno 2015
In ricordo di padre Silvano Fausti, sj

IL FUTURO DELLA CHIESA? POVERTÀ E CONDIVISIONE

Nel settembre 2013, padre Silvano Fausti ci raccontava del suo ultimo libro, edito con le edizioni San Paolo. Il biblista…

Sommario 26 - 2015

Credere n. 26 - 14/06/2015

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Un nuovo stile di vita fondato sull’amore

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Storia di copertina | Don Maurizio Patriciello

Don Maurizio Patriciello, il prete che non assolve chi inquina

Fra rifiuti tossici e degrado: a tu per tu con il sacerdote che, nella Terra dei fuochi, si batte per la salute dei cittadini.…

L'esperienza | Padre Roberto Raschetti

Salsa, origano, e Vangelo: la ricetta di padre Roberto

Una volta al mese il sacerdote-cuoco propone ai giovani di unire meditazione e teglie di pizza appena sfornate, in un momento…

Le donne nella Bibbia

Maria di Betania, un silenzio profumato

Maria è la sorella di Marta e di Lazzaro, gli amici di Gesù, che spesso lo ospitavano in casa loro.

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L'esperienza | Padre Roberto Raschetti

Salsa, origano, e Vangelo: la ricetta di padre Roberto

Una volta al mese il sacerdote-cuoco propone ai giovani di unire meditazione e teglie di pizza appena sfornate, in un momento di fraternità, preghiera e condivisione.

IN FILA NEL DUOMO La Sindone è un lenzuolo di lino di 4,41 x 1,13 metri. Contiene l’immagine di un uomo morto per crocifissione. Nella foto: i fedeli si avvicinano al Sacro Telo, nel duomo di Torino

In foto: Padre Roberto mostra orgoglioso una teglia di pizza. Foto Carlo Gianferro

Forse anche nella casa di spiritualità Maris Stella a Loreto, che raggiungerà a settembre, padre Roberto Raschetti riproporrà l’esperienza Pizza & Vangelo, dopo il successo registrato a Roma. Il religioso – dal 2010 viceparroco a San Cleto e Sant’Agostina, alla periferia nord-est della Capitale – nel novembre di quattro anni fa ha lanciato ai giovani della parrocchia una provocazione e un invito a «momenti di preghiera, fraternità e comunione. Momenti di condivisione e riflessione sulla propria vita». Con tanto di parentesi conviviale, o meglio di “pizzata” comunitaria nella sala parrocchiale. Un modo originalissimo per coniugare, una volta al mese, la meditazione allo spezzare insieme il contenuto di teglie appena sfornate. Otto, in media, preparate rigorosamente da lui: «Nella mattinata impasto e lascio lievitare il composto. Poi lo stendo e lo condisco con mozzarella e salsa di pomodoro, prima di metterlo in forno. Sa, lo faccio nei ritagli di tempo, fra un impegno parrocchiale e l’altro», confida quasi timidamente padre Roberto, 35 anni, membro della Congregazione di Gesù sacerdote fondata nel 1926 da padre Mario Venturini, morto nel ’57.

La passione per i fornelli Roberto l’ha ereditata in famiglia, dove ha appreso i segreti dell’arte culinaria: originario di Selvetta, porzione di Forcola in provincia di Sondrio, ha imparato a impastare e infornare all’ombra dello Stelvio, quando non era ancora stato ordinato: «Ho lavorato come aiuto-cuoco in un ristorante dove preparavo anche pizze e dolci», ricorda. Approdato dalla Valtellina alla Città eterna come viceparroco, freschissimo di ordinazione, gli è venuto in mente di testare una nuova forma di evangelizzazione e formazione, rivolta ai giovani dai 17 ai 35 anni:

«Ci ritroviamo davanti a una tavola imbandita, apparecchiata dai ragazzi: oltre una ventina, alcuni di loro sono già catechisti e animatori di pastorale giovanile, altri arrivano da quartieri limitrofi e altre zone di Roma.

Si prega, si legge il Vangelo, si riflette e poi si dialoga insieme e ci si confronta. Alla fine si gusta insieme la pizza Margherita e quello che ognuno ha portato da casa: frutta, dolci, bibite».

Al centro, dunque, un’unica, grande e gioiosa tavolata. Ma prima di sedervisi attorno, la preghiera in cerchio seduti su un tappeto, con la croce a catturare gli sguardi. Poi padre Roberto consegna a ciascun partecipante la scheda relativa al brano biblico “cuore” della serata, per stimolare il confronto, e inizia il dialogo spontaneo mentre si addenta la pizza.

I temi degli anni precedenti? Perdono, giustizia, fiducia, con attenzione ai tempi liturgici dell’anno: così in Quaresima l’appuntamento si è trasformato in Digiuno & Vangelo, mentre nelle settimane più calde il gruppo si è cimentato nella Braciolata & Vangelo all’aperto, con tanto di barbecue su cui arrostire la carne. Per il religioso questa esperienza, che ha riscosso adesioni costanti, non è altro che il tentativo di riprendere nell’oggi comportamenti tipici e ricorrenti di Gesù, riportati dai Vangeli: il maestro si intratteneva a mangiare con i discepoli e con altri commensali da cui era invitato. E spesso tra un boccone e l’altro sciorinava perle di sapienza, come pure ascoltava chi lo circondava.

L’intuizione in padre Raschetti è scoccata dopo aver incontrato in parrocchia il vaticanista Luigi Accattoli, invitato a parlare in occasione della beatificazione di papa Wojtyla, nel 2011. «Proprio il noto giornalista mi raccontò che invitava periodicamente a casa sua gli amici dei figli per confrontarsi su temi di fede e mangiare insieme la pizza (lo racconta anche nel blog www.luigiaccattoli.it, ndr)», riferisce il sacerdote. Che quest’anno ha strutturato così gli incontri mensili: «Ci siamo concentrati su alcuni passi del Vangelo e della Sacra Scrittura che presentano la figura di Maria santissima, madre di Dio e nostra, che ci guida verso suo Figlio. La riflessione sulla Madonna ci ha accompagnato durante tutti gli incontri e anche nell’adorazione eucaristica del primo giovedì del mese. Il nostro itinerario ci condurrà verso il pellegrinaggio a Medjugorje, l’ultima settimana di agosto», aperto a tutti i parrocchiani. Un’occasione preziosa per salutare padre Roberto prima della sua prossima sfida, sempre sulle frontiere dell’annuncio.

Testo di Laura Badaracchi

Foto di Carlo Gianferro

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