Credere n. 3 - 18/01/2015
Testimoniare l’amore che vince l’odio
Cari amici lettori, in questo numero di Credere vi proponiamo come storia di copertina quella di due vescovi italiani che…
Quindici cardinali dalle periferie del mondo
Francesco ha annunciato i nomi dei vescovi che a febbraio verranno creati cardinali. Provengono da tutti i continenti: 5…
L’arcivescovo dei migranti in sella alla vespa
«Amerò ancor più questa terra: lavoro per una Chiesa attenta ai bisogni», spiega “don Franco”. Con la sua nomina il Papa…
Piace ai giovani e ha una passione: la famiglia
Invitato al Sinodo da papa Francesco, ha sempre avuto un’attenzione particolare per i fidanzati e per i ragazzi: «Con loro…
L’abbraccio a Francesco dei poveri di Manila
Il missionario Carlo Bittante è parroco a Tondo, il quartiere più miserabile della capitale delle Filippine. Racconta: «Qui…
Tra me e il mio televisore
Tra i miei amici è sempre più diffusa la scelta eremitica estrema di non possedere un televisore. Siccome trovo vitale la…
Ite, missa est | Emanuele Fant
Tra me e il mio televisore
Illustrazione di Emanuele Fucecchi
Tra i miei amici è sempre più diffusa la scelta eremitica estrema di non possedere un televisore. Siccome trovo vitale la contraddizione, ne guardo moltissima, e la difendo se qualcuno la insulta. Sostengo la mia privata teoria che un domani, quando avremo i chip installati tra le palpebre e gli occhi, allora sì che rimpiangeremo gli Lcd così poco invasivi, e obbligheremo i figli a guardare ogni giorno almeno un quarto d’ora di Tempesta d’amore.
Per tenere fede al mio impegno di amico del piccolo schermo, mi sono orientato sui reality, che a parer mio sono veri. Ho visto Ci pensa Rocco, dove le coppie in crisi sono affidate a un pornodivo, che chiaramente non primeggia nella lista dei consulenti matrimoniali. Ho visto Cerco casa disperatamente, dove le famiglie dispongono di budget stellari, visitano ville con la sauna in balcone e sempre, al termine dell’episodio, il tuo appartamento ti sembra più stretto di prima. Ho visto Wedding planner, dove si organizzano matrimoni nei quali la scelta tra chiesa e comune dipende da chi fa più pendant con le decorazioni.
Più cresceva l’interesse, più dovevo riconoscere che non era solo il tappeto del salotto a mettere una distanza tra me e il mio televisore. Ecco perché mi sono sentito in dovere di elaborare alcune modeste modifiche che renderebbero le trasmissioni più adatte al mio gusto e ai miei valori, e che forse proporrò agli autori di Tv2000.
In Ci pensa san Rocco risolviamo pestilenze e catastrofi naturali con l’uso esclusivo dell’invocazione; in Cerco casula disperatamente scambiamo armadi e madre al seguito a due sacerdoti poco prima della funzione; in Wedding prayer costringiamo due fidanzati a compiere il passo decisivo concentrandosi esclusivamente su quello che stanno per fare, senza nessun centrotavola, né cameramen, né flash, né alberelli a palloncino. Purtroppo, senza telecamere, poi noi non li potremo rivedere. Aspetteremo che venga voglia a loro di venircelo a raccontare.