n. 32 - 2015 9 agosto 2015
Insieme di don Antonio Rizzolo

Vacanze, tempo favorevole per la lettura e l’incontro con Dio

Cari amici lettori, Credere non va in vacanza, così come la nostra fede.

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Insieme di don Antonio Rizzolo

Vacanze, tempo favorevole per la lettura e l’incontro con Dio

Cari amici lettori, Credere non va in vacanza, così come la nostra fede. Potrete quindi trovare la rivista in parrocchia e in edicola, o riceverla in abbonamento, anche nel mese di agosto. Oggi non tutti possono permettersi di andare in villeggiatura, ma ognuno di noi ha bisogno di concedersi qualche giorno di riposo. Lo stesso Gesù, un giorno, disse ai suoi discepoli: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’» (Marco 6,31).

Vi invito a non dissipare questo tempo dedicato al riposo in cose inutili e vane. Certo, un po’ di divertimento ci sta, ma non ci si deve dimenticare di Dio. Anzi, proprio questo periodo dà la possibilità di trovare più spazio da dedicare alla preghiera, alla riflessione o almeno alla lettura. A volte ci lamentiamo che durante l’anno non abbiamo tempo. Adesso il tempo ce l’abbiamo. Possiamo dedicarne un po’ al Signore e a noi stessi, senza costrizioni, in modo rilassato. Alla fine sarà proprio questo che ritemprerà maggiormente le nostre forze. Vi consiglio, perciò, di portare con voi la nostra rivista, per leggerla con calma, recuperando magari qualche articolo dei numeri precedenti. Ci sono anche i diversi libri che abbiamo allegato a Credere, come la collana dedicata alla devozione a Maria e l’enciclica del Papa Laudato si’.

La lettura è sempre stata una delle mie passioni e ogni estate dedico ad essa un bel po’ di tempo. Anche se, non sopportando il caldo, ho bisogno di trovare un luogo fresco e all’ombra. Mi viene in mente, a questo proposito, un altro episodio del Vangelo. Gesù arriva in una città della Samaria chiamata Sicar. Era circa mezzogiorno ed egli, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo di Giacobbe. Proprio a quell’ora, la meno indicata a causa del caldo, giunge una donna samaritana ad attingere acqua.

Possiamo fare due brevi riflessioni. Gesù era affaticato per il viaggio, specifica l’evangelista: davvero il Figlio di Dio ha condiviso in tutto la nostra condizione umana, ha sofferto come noi il caldo, il freddo, la fatica, la fame e la sete. Pensiamo a lui, sentiamolo vicino, anche e specialmente quando ci sentiamo deboli e stanchi, sia per il caldo, sia perché un’ombra triste oscura il nostro cuore. La seconda riflessione riguarda la donna samaritana: nell’ora più inattesa, nel modo più inaspettato, incontra il Signore, il quale le dona l’acqua viva, che le cambia la vita. Chissà, anche una lettura, una sosta in preghiera, il dialogo inatteso con un amico o un estraneo potrebbero farci incontrare il Cristo e dare una svolta, o un rinnovato fervore, alla nostra vita.

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