N. 32 - 2016 7 agosto 2016
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Il Signore benedica i sogni di pace di tutti i giovani del mondo

Dalle intense giornate della Gmg, al martirio di padre Jacques: una settimana che ci spinge a cercare con più forza l’amore…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Il Signore benedica i sogni di pace di tutti i giovani del mondo

Dalle intense giornate della Gmg, al martirio di padre Jacques: una settimana che ci spinge a cercare con più forza l’amore e il dialogo. L’appello esclusivo di monsignor Galantino

Cari amici lettori, è stata una settimana davvero intensa questa che abbiamo vissuto insieme a papa Francesco e ai giovani di ogni parte del mondo, riuniti in Polonia per la loro Giornata mondiale e per il loro Giubileo della misericordia. In questo numero vi offriamo una sintesi di queste giornate, accompagnata dalle foto più belle. Ma è stata anche una settimana in cui abbiamo toccato uno dei vertici della barbarie con l’atroce assassinio di padre Jacques Hamel, ucciso come un martire durante la celebrazione della Messa. E nello stesso tempo abbiamo visto una reazione forte di condanna da parte delle comunità musulmane d’Europa. Certo, non dobbiamo dimenticare che la violenza e l’odio sono presenti dappertutto, non solo quando ci toccano da vicino perché arrivano sulla soglia di casa nostra o coinvolgono nostri connazionali. È davvero una guerra mondiale «a pezzi», secondo l’efficace definizione del Papa. Ma non è una guerra di religione. Semmai la religione è ancora una volta strumentalizzata per indurre all’odio, alla ritorsione, in una spirale distruttiva senza fine. Come cristiani non possiamo che contrapporre la forza apparentemente debole dell’amore, del perdono, del dialogo. Ma è l’unica forza che può vincere il male e la violenza. Ce lo ha insegnato Gesù Cristo nostro Signore, morendo sulla croce per noi.
Tutti questi temi sono affrontati con parole chiare ed efficaci da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale dei vescovi italiani, che ha scritto in esclusiva per Credere un articolo che è un appello ai cristiani del nostro Paese e un invito a riflettere su cosa vuol dire essere cristiani in questi tempi difficili. Ringrazio di vero cuore don Nunzio per aver accettato di scrivere per noi. È un gesto di amicizia nei nostri confronti e di attenzione verso ciascuno di voi, cari lettori.


Concludo con un’espressione del Papa che mi ha colpito particolarmente, perché ha un riferimento al cuore della spiritualità paolina che ci ha trasmesso il beato Giacomo Alberione: Gesù Cristo, via, verità e vita. Così, infatti, Francesco ha concluso la sua riflessione nella veglia di preghiera con i giovani: «Oggi Gesù, che è la via, chiama te a lasciare la tua impronta nella storia. Lui, che è la vita, ti invita a lasciare un’impronta che riempia di vita la tua storia e quella di tanti altri. Lui, che è la verità, ti invita a lasciare le strade della separazione, della divisione, del non-senso. Ci stai? Cosa rispondono adesso le tue mani e i tuoi piedi al Signore, che è via, verità e vita? Ci stai? Il Signore benedica i vostri sogni».

 

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