N. 38 - 2014 21 settembre 2014
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Carlo Nesti - Fede e sport in una sola lettera: “A”

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Ite, Missa est

Carlo Nesti - Fede e sport in una sola lettera: “A”

Illustrazione di Franco Bellardi

 

 

Carlo NestiSe ancora fosse necessario, la “Partita interreligiosa della pace” ha dimostrato quanto il Papa tenga allo sport, una realtà preziosa, sia in senso metaforico, per i valori che evoca, sia in senso educativo, per i valori che incarna.

In senso metaforico, sembra sempre di udire, a distanza di un anno, l’esortazione sulla spiaggia di Copacabana del 27 luglio 2013, in occasione della Gmg: «Siate veri “atleti di Cristo!». In senso educativo, ha avuto un rilievo storico l’affermazione rivolta al mondo degli sportivi, radunato dal Csi in piazza San Pietro, il 7 giugno 2014: «La scuola, il lavoro e lo sport sono fondamentali, sullo stesso piano, per la crescita dei giovani». È persino possibile raccogliere sotto cinque “A”, proprio come “atleti”, i concetti che papa Francesco associa, più frequentemente, allo sport.

A come “accoglienza”, perché lo sport, che nasce dalla contrapposizione agonistica fra due persone, o due squadre, è, in realtà, una straordinaria occasione di incontro, e quindi di pace, senza discriminazioni.

“A” come “allenamento”, perché la vita è un continuo test di idoneità alla felicità assoluta del “dopo”. Soltanto se impariamo a “giocare” le “partite” di ogni giorno, siamo in grado di definirci cristiani.

A come “altruismo”, perché è fondamentale mettere da parte l’individualismo, e abbracciare il “gioco di squadra”, in una gara, come nell’esistenza. I campioni devono sapere di costituire dei “modelli” per il prossimo.

A come “amateur” (“bellezza, gratuità e cameratismo”), perché lo sport va sempre vissuto, nonostante la “cultura della vittoria” imposta dal business, come esercizio della volontà, dell’impegno e del sacrificio.

A come “attacco”, perché papa Francesco ci invita a non cercare i pareggi mediocri, ma a puntare in alto, senza compromessi, in direzione di Dio, attraverso l’applicazione della Parola. Non stanchiamoci mai di... “attaccare”!

 

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