N. 40 - 2015 4 ottobre 2015
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Le famiglie cristiane, luogo in cui germoglia la fede

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Le famiglie cristiane, luogo in cui germoglia la fede

Cari amici lettori, permettetemi di iniziare questo appuntamento settimanale con un riferimento personale. Il 29 settembre di 25 anni fa venivo ordinato prete nella chiesa parrocchiale del mio paese d’origine, Bonavigo, in provincia di Verona. È stata per me una grande gioia, condivisa da tutti i parrocchiani, dai parenti, dagli amici e dai confratelli e consorelle della Famiglia paolina.

Gioia che si è rinnovata domenica scorsa, con una festa in occasione dell’anniversario che ha coinvolto ancora una volta l’intera comunità. Desidero da queste pagine ringraziare tutti ancora una volta, uno per uno. In particolare i miei genitori: mia mamma Romana e mio papà Mario, che ha festeggiato con me dal Cielo. Chiedo a ciascuno di voi, cari amici, di pregare per me. Io vi porto nel cuore e vi ricordo sempre nella Messa. La mia vocazione è nata in famiglia, grazie all’educazione e all’esempio dei miei genitori, nel contesto di una parrocchia di campagna, animata dalla presenza delle Suore Pastorelle, istituto appartenente alla Famiglia paolina. Con la mia storia personale voglio ricordare a tutti voi l’importanza delle famiglie per la nascita e la crescita anche delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.

Il Signore chiama in ogni ambiente e condizione di vita, ma quello della famiglia e della parrocchia è un buon terreno da cui possono germogliare queste vocazioni. È un motivo in più per pregare con forza per tutte le famiglie, alla vigilia del Sinodo dei vescovi che inizierà il 4 ottobre. L’ha ricordato anche il Papa nella sua omelia a chiusura dell’incontro mondiale delle famiglie a Filadelfia: «L’amore si esprime in piccole cose, nell’attenzione ai dettagli di ogni giorno che fanno sì che la vita abbia sempre sapore di casa. La fede cresce quando è vissuta e plasmata dall’amore. Perciò le nostre famiglie, le nostre case sono autentiche Chiese domestiche: sono il luogo adatto in cui la fede diventa vita e la vita cresce nella fede».

È con questo atteggiamento positivo, pieno di fiducia nel Signore, che siamo invitati a pensare alle nostre famiglie e a pregare. Rinnoviamo allora, come ci ha invitato a fare Francesco, «la nostra fede nella parola del Signore», il quale «invita tutti a partecipare alla profezia dell’alleanza tra un uomo e una donna, che genera vita e rivela Dio». Davvero il Signore «ci aiuti a partecipare alla profezia della pace, della tenerezza e dell’affetto familiare, ci aiuti a partecipare al gesto profetico di prenderci cura con tenerezza, con pazienza e con amore dei nostri bambini e dei nostri nonni».

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