N. 42 - 2015 18 ottobre 2015
INSIEME di don Antonio Rizzolo

La misericordia è il cuore del vangelo

Cari amici lettori, ormai ci siamo. Dal prossimo numero Credere cambia veste grafica e diventa la rivista ufficiale del Giubileo.…

La storia di copertina | Padre Anselm Grün

«Solo l’amore rende piena la vita»

Per il noto monaco benedettino, autore dei commenti al Piccolo Principe, l’uomo è chiamato a vivere le relazioni come «un…

La storia

Qui l’Anno della Misericordia è già iniziato

Nelle parrocchie di Musile di Piave molte delle attenzioni suggerite dal Papa per il Giubileo sono esperienze consolidate,…

L'esperienza | Missionari del Preziosissimo Sangue

Quando in parrocchia la famiglia è di casa

Nella chiesa di San Gaspare del Bufalo, quartiere Tuscolano di Roma, i Missionari del Preziosissimo Sangue animano una comunità…

Ite, Missa est di Enzo Romeo

Sorprendenti parabole di Misericordia

La costruzione di una cattedrale nel Medioevo era un’impresa di popolo. Tutti, nessuno escluso, partecipavano all’elevazione…

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L'esperienza | Missionari del Preziosissimo Sangue

Quando in parrocchia la famiglia è di casa

Nella chiesa di San Gaspare del Bufalo, quartiere Tuscolano di Roma, i Missionari del Preziosissimo Sangue animano una comunità che sostiene i coniugi nel  cammino del Matrimonio.

 

 

Quartiere Tuscolano, una delle tante periferie della capitale dove vivono 6.300 famiglie giovani e meno giovani, inglobate nei ritmi frenetici della metropoli scanditi da traffico, lavoro, bambini da accompagnare a scuola, spesa all’ipermercato. Nella parrocchia di San Gaspare del Bufalo, affidata a quattro missionari del Preziosissimo Sangue, trovano un’oasi di silenzio «grazie all’adorazione eucaristica perpetua nella cappellina feriale dalle 9.30 del mattino fino a mezzanotte, e il primo venerdì del mese prolungata per 24 ore consecutive. Abbiamo iniziato questa esperienza nel 2006 ed è il cuore pulsante della nostra comunità: da qui parte tutto, ogni iniziativa pastorale», racconta il parroco settantenne don Luciano Nobili. «Circa 200 persone sono impegnate nei turni di un’ora, ma tanti altri vanno quando possono per prendersi un appuntamento di grazia che proponiamo anche come fulcro del nostro carisma», precisa. E tra i fedeli che si alternano, compaiono diversi genitori che vengono fra le 22 e le 24, lasciando l’altro coniuge a casa con i bambini, oppure coppie «che arrivano insieme, marito e moglie: alcuni sono catechisti. Danno una bella testimonianza, nutrita di preghiera».

L’attenzione alle famiglie è viva a San Gaspare, dove da anni don Luciano – a cui proprio non bastava incontrarle una volta all’anno per la benedizione nelle case – ha avviato una scuola di preghiera pensata per loro. «Le difficoltà non mancano», ci tiene a puntualizzare. «Fino allo scorso anno avevamo scelto la domenica pomeriggio come momento di incontro per ascoltare e commentare insieme la Parola. Spesso però quello è un giorno dedicato all’incontro con i nonni o con amici e parenti, allora ripartiremo in Avvento spostando l’appuntamento al martedì sera dopo cena (dalle 21 alle 22). Offriremo ai partecipanti una lettura continuata del Vangelo di Luca che ci guiderà nel nuovo anno liturgico». Lo schema è semplice: dopo un momento di preghiera, la proclamazione del brano, una breve introduzione di don Nobili che aiuta a entrare nel contesto storico ed esegetico in maniera discorsiva, una pausa in silenzio, ogni papà e mamma «può intervenire liberamente con riflessioni e attualizzazioni di quella Parola nella sua vita. Un arricchimento spirituale per tutti e aperto a tutti, perché Gesù parla oggi a ciascuno. Ho potuto constatare i frutti di questo ascolto: il gruppo, motivato, diventa fermento nella comunità e ogni partecipante attinge forza per la sua esistenza quotidiana. Diventa un testimone della sua fede nel lavoro, a casa, regalando serenità e pace ai figli». Che possono venire con i genitori e divertirsi per un’ora in compagnia di animatori volontari.

Grazie a questo percorso «diverse coppie hanno superato con maggiore fede le difficoltà relazionali tipiche di ogni matrimonio, riconoscendo in Cristo il punto fermo che li tiene uniti: una gioia che perdura nel tempo, che diventa un esempio per i figli e che in molti casi spinge a impegnarsi nella catechesi, nella liturgia e nella Caritas», confida don Luciano. Non sono poche, infatti, le famiglie in difficoltà economica supportate dai volontari con pacchi mensili di alimenti o altri aiuti. «Le cause della povertà, che tocca molti italiani? La mancanza o la perdita del lavoro, gli affitti alle stelle», risponde il parroco. E sottolinea che i volontari del Centro d’ascolto incrociano domande e offerte di lavoro, per favorire l’incontro fra chi lo cerca e chi è pronto a darlo.

Le famiglie che frequentano la parrocchia sono coinvolte in altre occasioni: la benedizione dei piccoli che iniziano a frequentare la scuola primaria, ad esempio, o delle mamme in dolce attesa, «mentre in Avvento con i catechisti andremo a trovare in famiglia i ragazzi che si preparano a ricevere la prima Comunione e la Cresima». Poi c’è il ministero dell’accompagnamento spirituale e della Riconciliazione, che diventa occasione per verificare progressi e cadute del cammino a due: «Noi sacerdoti, soprattutto nell’amministrare il sacramento, abbiamo modo di ricucire alcune situazioni che per pudore non si vogliono far conoscere: separazioni di fatto, fratture profonde. La Confessione è un momento salvifico: la persona si mette a nudo e Gesù pone la sua mano sulle piaghe per sanarle». Don Nobili e gli altri missionari del Preziosissimo Sangue attendono dal Sinodo in corso e dalla diocesi di Roma «indicazioni specifiche» per avvicinare i separati e divorziati «con tatto e riservatezza. L’importante è coltivare attenzione, solidarietà e misericordia».

 

L’APOSTOLO DELLE MISSIONI POPOLARI

Sacerdote romano, Gaspare Del Bufalo (1786-1837) fondò due secoli fa – il 15 agosto 1815 – la congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, devozione che definiva «mistica arma dei tempi»; 19 anni dopo, insieme a Maria de Mattia diede vita alle Suore dell’adorazione del Preziosissimo Sangue. Apostolo della predicazione e delle missioni popolari nell’Italia post-napoleonica, si specializzò nell’evangelizzazione dei «barozzari», carrettieri e contadini; convertì intere logge massoniche e “armato” del Crocifisso riuscì a ridurre la piaga del brigantaggio nel Lazio. Beatificato da san Pio X nel 1904 e canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954 in piazza San Pietro, san Gaspare riposa a Roma nella chiesa di Santa Maria in Trivio. Ad Albano il santuario a lui intitolato ne custodisce parte delle spoglie in un’urna, mentre nel museo attiguo sono custoditi molti oggetti personali del santo: dai libri di preghiere al rosario. La Chiesa lo commemora il 28 dicembre, i confratelli lo festeggiano anche il 21 ottobre.

Testo di Laura Badaracchi

Foto di Carlo Gianferro

 

«Noi, missionari della misericordia»

Don Oliviero Magnone guida in Italia la congregazione fondata due secoli fa da san Gaspare Del Bufalo per portare la fede tra la gente semplice

«Le nostre sfide? Continuare a evangelizzare attraverso le missioni popolari e le parrocchie, con un’attenzione particolare al “supremo tribunale della misericordia”, come voleva il nostro fondatore san Gaspare». Don Oliviero Magnone, da tre anni direttore provinciale dei Missionari del Preziosissimo Sangue in Italia, mette l’accento sull’attualità di un carisma che nel corso di due secoli non ha perso lo smalto originario, pur incarnandosi nel presente. «Ci siamo preparati per un triennio al bicentenario, partendo dal ricordo della nostra storia per poi focalizzare la nostra riflessione sull’oggi e sul futuro della congregazione», riferisce.

Il modo migliore per celebrare con la vita il bicentenario della fondazione è andare nelle strade e nelle piazze di Giano dell’Umbria, nucleo della prima comunità: dal 30 ottobre al 15 novembre sei missionari e qualche seminarista guideranno una missione popolare. «Puntiamo sulla misericordia e sulla riconciliazione, proponendo la contemplazione del Crocifisso come segno esposto e ben visibile nell’abbazia di San Felice», sottolinea il 57enne don Magnone. «L’ultimo venerdì guideremo una Via Crucis per le vie della cittadina: celebreremo così la Giornata della glorificazione del Sangue di Cristo, secondo la tradizione voluta da san Gaspare, che durante la cosiddetta “predica della misericordia” additava il Crocifisso ricordando che “siamo stati redenti a prezzo di sangue”». Un’altra missione al popolo si svolgerà ad aprile del prossimo anno nella parrocchia Corpo e Sangue di Cristo, annessa alla curia provinciale.

Agli eredi del carisma di san Gaspare stanno molto a cuore anche le parrocchie, le famiglie, i giovani coinvolti a loro volta nell’evangelizzazione. Don Oliviero ci tiene a ricordare la casa famiglia per tossicodipendenti e alcolisti a Putignano, in provincia di Bari, aperta «nel 1988 grazie al confratello don Rosario Pacillo». Dove il chinarsi sulle piaghe di Gesù diventa accoglienza delle periferie esistenziali che papa Francesco non si stanca di abbracciare.

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