N. 43 - 2015 25 ottobre 2015
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Con Credere per vivere insieme il Giubileo della Misericordia

La nostra rivista si rinnova e diventa ancora più diretta, per raccontare la gioia della fede cristiana anche in questo anno…

L'intervista | Mons. Rino Fisichella

«Solo l’amore rende piena la vita»

L’obiettivo dell’Anno santo? Mostrare a tutti la misericordia di Dio. Perché nessuno sia escluso...

Il personaggio | Don Alessandro Pronzato

Il prete che ha insegnato al Papa a predicare

L’autore dei libri che Francesco ha regalato a Fidel Castro ci racconta la sua vita, passata a “inquietare i parrucconi”

Ite, Missa est di Emanuel Fant

Un giorno una chiesa mi ha detto...

La costruzione di una cattedrale nel Medioevo era un’impresa di popolo. Tutti, nessuno escluso, partecipavano all’elevazione…

La collana | Misericordiosi come il Padre

Un amore sconfinato da vivere da vivere concretamente

In "Celebrare la misericordia, primo volume della collana dedicata al Giubileo, consigli e indicazioni pratiche per vivere…

Per una lettura completa...

La collana | Misericordiosi come il Padre

Un amore sconfinato da vivere da vivere concretamente

In "Celebrare la misericordia, primo volume della collana dedicata al Giubileo, consigli e indicazioni pratiche per vivere l’Anno santo. 

 

 

Un libro con suggerimenti e proposte affinché, nell’Anno santo 2015-2016, «le nostre celebrazioni possano profumare della misericordia del Padre». È questo l’obiettivo che ha spinto il Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presieduto dall’arcivescovo Rino Fisichella, a proporre il testo Celebrare la misericordia come prima uscita della collana di otto volumi dedicata al Giubileo, disponibile dal prossimo numero in parrocchia e in edicola insieme con Credere e con Famiglia Cristiana.

Curato da padre Silvano Maria Maggiani, dei Servi di Maria, questo libro mostra che i segni che accompagnano il Giubileo della misericordia «trovano il loro culmine nella celebrazione liturgica, là dove tutta la Chiesa prega e vive intensamente il mistero della propria esistenza come comunione». In sostanza si tratta di un’attualizzazione, per le Chiese particolari ma anche per i singoli fedeli, delle sollecitazioni che papa Francesco ha dato nella bolla d’indizione Misericordiae Vultus affinché i gesti liturgico-pastorali siano “inculturati” nelle comunità locali. Padre Maggiani, ma cosa significa concretamente, nell’attuale contesto ecclesiale e sociale, celebrare la misericordia? «Nella liturgia della Chiesa la misericordia ha sempre avuto un posto rilevante. I Salmi propongono costantemente la misericordia che Dio ha verso l’uomo. Nell’anno dedicato alla misericordia, tutto ciò vuole essere potenziato e valorizzato per poter mostrare a tutti gli uomini l’amore sconfinato che il Padre da sempre ci ha manifestato.

E, questo, perfino quando l’umanità si è distaccata dal progetto di alleanza, donandoci perennemente la misericordia senza chiedere nulla in cambio, fino al punto da inviare suo Figlio per la nostra redenzione». In che modo viene proposto questo itinerario, anche con uno sguardo all’indulgenza che è connessa al Giubileo? «Facendo comprendere che l’Anno santo non è un “di più” rispetto al normale Anno liturgico, ma piuttosto la valorizzazione di ciò che c’è già. L’apertura della Porta santa in tutte le cattedrali del mondo sottolinea una realtà che è già presente nella Chiesa: andare a celebrare la fonte della misericordia, che è l’Eucaristia, rendendo consapevoli i fedeli che la sorgente di tutto è nel mistero del sacrificio di Cristo. Il passaggio sotto la Porta santa rende visibile l’idea di questa straordinaria ricchezza spirituale, di cui forse non ci rendiamo sufficientemente conto». Durante l’Anno santo, quali potranno essere i momenti più significativi dal punto di vista liturgico-pastorale? «Indubbiamente restano quelli consueti dei “tempi forti” dell’Anno liturgico. In particolare penso alla Quaresima e alla Pasqua, dove sarà data un’attenzione ancor più particolare alla celebrazione del sacramento della Penitenza.

Le indicazioni pratiche sono chiaramente indicate nel sussidio, che invito tutti a leggere con attenzione». Il libro dedica molto spazio alla preghiera, sia personale sia comunitaria. «Poiché la liturgia è un termine di confronto per la preghiera, proponendo testi della Scrittura e di alcune importanti devozioni incentrati sulla misericordia abbiamo voluto offrire orientamenti per la meditazione. Si tratta comunque di suggerimenti, non di prescrizioni, nell’auspicio che le singole diocesi attuino un adattamento alle loro specificità. In fondo, non è altro che la linea della riforma liturgica del Vaticano II, tenendo però sempre ferma la fonte, che è il Mistero celebrato».

 

CHI È PADRE MAGGIANI

Padre Maggiani, consultore dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, appartiene alla l’ordine dei Servi di Maria

Testo di Saverio Gaeta

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