N. 46 - 2015 15 novembre 2015
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La collana | Misericordiosi come il Padre

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Giubileo sulle orme dei padri

La misericordia nei testi dei Padri della Chiesa. È il tema del quinto volume della collana sul Giubileo in uscita con Credere

 

Misericordiosi come il Padre - I Padri della Chiesa

 

«L’invito a essere “misericordiosi come il Padre” è stato commentato dai Padri della Chiesa come una sollecitazione alla vera perfezione, quella evangelica, che è la vocazione alla santità, caratteristica di tutti i cristiani». Padre Vittorino Grossi, agostiniano e direttore della rivista di studi patristici Augustinianum, ha curato insieme al vescovo Enrico dal Covolo il volume La misericordia nei Padri della Chiesa, il quinto testo della collana ufficiale in otto volumi sul Giubileo in edicola con Credere e Famiglia Cristiana.

Che cosa suggerivano i Padri della Chiesa a chi voleva essere un vero seguace di Cristo?

«I pastori e i dottori dei primi secoli del cristianesimo hanno sempre considerato strettamente unite la misericordia e la perfezione. Essere cristiani è possibile se si accoglie la misericordia e si diviene persone di misericordia. Per questo, durante il tempo del catecumenato, suggerivano la meditazione del Padre nostro, preghiera che sintetizza il concetto di misericordia cristiana».

Nel libro proponete in particolare Agostino come «predicatore della misericordia». Che cosa ci insegna questo grande santo?

«Agostino scrisse che nella Sacra Scrittura c’è un solo contenuto: l’amore di Dio per noi e l’amore fra noi che siamo chiamati a donarci. Oltre a parlare della misericordia e a rifletterci come teologo, il santo di Ippona agì costantemente come uomo misericordioso. Si pensi che ogni sera mandava un servo in giro per controllare se ci fossero persone in difficoltà, ed evidentemente si era anche attrezzato per la loro accoglienza. E ugualmente si occupava dei bambini abbandonati, sostenendo l’impegno delle vergini consacrate».

Nel libro vengono proposti brani da una quindicina di autori dei primi secoli. Ci suggerisce un altro spunto di meditazione?

«Proporrei sant’Ambrogio, che parla della misericordia come di ciò che ci fa “prossimo dell’altro” più del vincolo del sangue. Lui e sant’Agostino parlavano di un “ministero della misericordia”, che consideravano una vera e propria scelta vocazionale».

Testo di Saverio Gaeta

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