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I Santi, travolti dalla carità
Ai giusti e puri che ci aiutano a vivere il Giubileo è dedicato il sesto volume della Collana ufficiale in uscita con Credere
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La collana | Misericordiosi come il Padre
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Ai giusti e puri che ci aiutano a vivere il Giubileo è dedicato il sesto volume della Collana ufficiale in uscita con Credere

Una beata "famosa" e molto amata. Madre Teresa, nota per il suo impegno con i «più poveri dei poveri» in India, è stata beatificata nel 2003. In Santi nella misericordia si parla anche di lei.
«È proprio dell’amore l’abbassarsi, ed è chinandosi così che il buon Dio mostra la sua infinita grandezza». Basterebbe questa frase di santa Teresa di Lisieux a spiegare il significato della parola «misericordia». I santi e i mistici hanno spesso la capacità di sintetizzare in un lampo i concetti teologici più complessi. Tra gli strumenti per vivere il Giubileo non poteva quindi mancare un libro dedicato a loro, come si legge nella prefazione di Santi nella misericordia, il sesto testo della collana ufficiale in otto volumi sul Giubileo della misericordia, in edicola con Credere e Famiglia Cristiana.
L’autore, padre Antonio Sicari, ha saputo passare in rassegna secoli di storia restituendoci i tratti della misericordia nella vita e negli scritti di figure splendide come il santo Curato D’Ars, Giovanni Bosco, la beata Teresa di Calcutta e Marcello Candia. Nella bolla con la quale ha annunciato il Giubileo, papa Francesco ha scritto: «La nostra preghiera si estenda anche ai tanti santi e beati che hanno fatto della misericordia la loro missione di vita». Ed è proprio questa la caratteristica dei santi, scrive padre Sicari: «Sono diventati misericordiosi verso il prossimo perché per primi si sono lasciati impregnare dall’infinita carità di Dio. Nella storia di ciascuno di essi tutto è intriso di questa misericordia: la loro persona, le loro opere e le vicissitudini anche le più penose della loro esistenza». Anche i santi, come tutti i credenti, inizialmente sono stati posti davanti al duplice comandamento di amare Dio e amare il prossimo, continua l’autore, «e hanno cercato di osservarlo, a volte senza riuscirci completamente. Ma, insistendo nell’umile obbedienza, sono stati travolti dal “troppo grande amore”».
A una santa polacca, Faustina Kowalska, è legata la festa della Divina misericordia del 30 aprile, istituita da Giovanni Paolo II nel 2000. Il santo Pontefice disse di voler «trasmettere il messaggio di lei nel nuovo millennio: a tutti gli uomini perché imparino a conoscere sempre meglio il vero volto di Dio e il vero volto dei fratelli». Suor Faustina ha lasciato una splendida preghiera, in cui implora di poter diventare, lei stessa, «tutta misericordia».
 
Testo di Emanuela Citterio

 
            
        
