N. 48 2014 30 novembre 2014
Antonio Conte

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

L’Avvento ci ricorda le tre venute di Cristo

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

L’Avvento ci ricorda le tre venute di Cristo

Cari amici lettori, il numero di Credere che avete tra le mani è come sempre ricco di belle storie in cui la fede è protagonista e di approfondimenti alla portata di tutti per vivere bene la vita cristiana. Vorrei però attirare la vostra attenzione sull’intervento che don Silvano Sirboni, parroco e liturgista, dedica al tempo di Avvento che inizia questa domenica. È il tempo mariano per eccellenza, perché la Vergine è la protagonista principale, dopo Gesù Cristo nostro Signore. In realtà per i lettori di Rito ambrosiano l’Avvento è già iniziato da due settimane, e allora permettetemi di raccogliere alcuni saluti e ringraziamenti.

Prima di tutto il mio grazie va a monsignor Ennio Apeciti e a Gloria Mari, che hanno commentato il Vangelo quotidiano per i fedeli ambrosiani; così come a monsignor Giovanni D’Ercole e a padre Rocco Camillò per le loro riflessioni sui Vangeli proposti nel Rito romano. Ci hanno accompagnato ogni giorno invitandoci a tenere fisso lo sguardo su Gesù «autore e perfezionatore della fede» (Lettera agli Ebrei 12,2). Un fraterno benvenuto va invece a coloro che li hanno sostituiti. Per il Rito ambrosiano don Luigi Galli, assistente pastorale presso l’Università cattolica di Milano, e fratel Luca Fallica, priore della comunità monastica Santissima Trinità di Dumenza (Va). Per il Rito romano monsignor Arturo Aiello, vescovo di Teano-Calvi, e don Luigi Maria Epicoco, sacerdote della diocesi de L’Aquila.

Concludo con una riflessione sull’Avvento prendendo spunto dai prefazi, cioè la parte iniziale della Preghiera eucaristica, prima del Santo. La parola “avvento” viene dal latino e significa “venuta”. In questo tempo liturgico noi ricordiamo le tre venute di Cristo. Prima di tutto quella storica, quando il Figlio di Dio si fece uomo per noi. Come recita il primo prefazio, «al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana egli portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza». La seconda venuta sarà alla fine dei tempi, quando Cristo verrà a giudicare i vivi e i morti. Allora «verrà di nuovo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa».

Ma c’è una terza venuta, che così ci viene ricordata nel secondo prefazio: «Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno». Chiediamo davvero al Signore, per vivere bene il suo Avvento, di riconoscerlo e accoglierlo ogni giorno nei nostri fratelli e sorelle.

 

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