Grazie, papa Francesco, per le tue parole di pace e speranza
Nell’intervista esclusiva che ci ha concesso, il Santo Padre spiega di aver deciso di indire il Giubileo ispirato dallo Spirito…
Il tempo della misericordia è ora
Il Pontefice spiega: «Ho convocato il Giubileo perché ho sentito che era desiderio del Signore mostrare agli uomini la via…
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Cos’è un Giubileo?
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INSIEME di don Antonio Rizzolo
Grazie, papa Francesco, per le tue parole di pace e speranza
Nell’intervista esclusiva che ci ha concesso, il Santo Padre spiega di aver deciso di indire il Giubileo ispirato dallo Spirito Santo. Dopo aver sperimentato la misericordia di Dio nella sua vita.
Caro papa Francesco, grazie per le tue parole e per il tuo esempio. I tuoi gesti e i tuoi interventi ci ricordano sempre la gioia che viene dal Vangelo, dall’incontro con il Signore Gesù. Il tuo servizio alla Chiesa e al mondo ogni volta ci riscalda il cuore e rinnova la nostra fiducia in Dio e negli esseri umani. Nonostante i problemi, le difficoltà, le cattiverie che continuamente sentiamo dai mezzi di informazione e che noi stessi a volte sperimentiamo.
Questa settimana il mio grazie è ancor più sentito per averci concesso il privilegio di rispondere alle nostre domande. Con il tuo stile inconfondibile, pieno di umanità, sincero, amabile, chiaro. Ti ringrazio a nome di tutta la redazione di Credere e dei suoi lettori. Le tue parole aiutino tutti noi a vivere il Giubileo ormai alle porte. «Il tempo della misericordia è ora»: così abbiamo intitolato l’intervista. Non è una strategia premeditata, come spieghi tu stesso, parlare oggi di misericordia, di riconciliazione, di perdono, addirittura di tenerezza. Non l’avevi pianificato. È stata un’ispirazione interiore. «Lo Spirito Santo vuole qualcosa», ci hai detto nell’intervista. E in effetti questo nostro mondo, pieno di notizie cattive, crudeli, di atrocità che offendono la vita e il nome di Dio, «ha bisogno di scoprire che Dio è Padre, che c’è misericordia, che la crudeltà non è la strada, che la condanna non è la strada».
Le tue parole ci toccano nel profondo: «Ho sentito che Gesù vuole aprire la porta del suo cuore, che il Padre vuole mostrare le sue viscere di misericordia». Per questo hai voluto indire un Giubileo straordinario, anticipato dalla commovente apertura della Porta santa a Bangui, in Centrafrica, Paese dove sei andato come pellegrino di speranza e di pace. Che sia davvero un anno di riconciliazione e di perdono, per abbandonare la via dell’odio, della violenza, delle armi, e ritornare all’amore di Dio. Con la nostra rivista Credere, caro papa Francesco, vogliamo aiutare la gente a vivere in pienezza questo appuntamento con il Signore e la sua tenerezza di Padre. Lo faremo raccontando esperienze di perdono, di conversione, di misericordia; con un dossier che, a partire dalla prossima settimana, aiuterà a comprendere i temi del Giubileo; con una serie di articoli sulle Porte sante aperte nelle diverse diocesi, con l’anteprima dei grandi eventi giubilari. Soprattutto diffondendo il tuo insegnamento che ci invita a lasciarci commuovere dall’abbraccio del Padre, per ritornare a lui e vivere la nostra fede con gioia, diventando testimoni del Vangelo della misericordia.