N. 49 - 2015 6 dicembre 2015
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Grazie, papa Francesco, per le tue parole di pace e speranza

Nell’intervista esclusiva che ci ha concesso, il Santo Padre spiega di aver deciso di indire il Giubileo ispirato dallo Spirito…

Intervista esclusiva a Papa Francesco

Il tempo della misericordia è ora

Il Pontefice spiega: «Ho convocato il Giubileo perché ho sentito che era desiderio del Signore mostrare agli uomini la via…

L'esperienza

La cittadella della pace dove si impara a perdonare

Allo studentato di Rondine, in Toscana, arrivano giovani da Paesi in guerra. In cucina e nei gruppi di confronto conoscono…

Giovanna Romanato

Ve lo dico dal mio letto: la vita è bella

Immobilizzata da 59 anni, vive grazie a un polmone d’acciaio. «Non sono arrabbiata con Dio. Anzi, questa condizione ha aumentato…

I nostri figli ci chiedono… di Francesca Fabris

Cos’è un Giubileo?

Che significato ha il Giubileo? Perché si parla di un Giubileo della Misericordia?

Ite, Missa est di Emanuele Fant

Penso all’acqua, ma non piove

Ho fatto il padrino di battesimo. l’acqua della vita nuova per la piccola Ester mi ha ricordato tante cose...

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Ite, Missa est di Emanuele Fant

Penso all’acqua, ma non piove

Ho fatto il padrino di battesimo. l’acqua della vita nuova per la piccola Ester mi ha ricordato tante cose...

Ite, Missa est

I primi esseri umani capaci di costruire una civiltà insieme lo hanno fatto sulle coste morbide di un fiume: gli egiziani stretti stretti attorno al Nilo; preceduti dai sumeri, con un doppio corso d’acqua, addirittura. Gli esserini di una cellula appena, progenitori degli animali, sono comparsi nel mare e non a Cortina. Le grandi città e i più timidi paesini hanno sempre perlomeno un canale che lambisce i piedi delle abitazioni: l’Arno amico dei fiorentini, il Tevere degli antichi e dei moderni romani, fino alla scelta estrema dei veneziani.

Quando chiedo alla mia bambina se ha dei ricordi del lungo tempo speso nel lato interiore della mamma, si lamenta del disordine lasciato dal fratello venuto prima, ma anche di alcune infiltrazioni (è opinione comune che fosse umido). È stata nove mesi a dondolare nell’acqua caldina, e quando glielo ricordiamo sembra provare un po’ nostalgia, che risolve arrotolandosi nella copertina di pile.

Facevamo i campi scout senza nessuna preparazione per scalare, ma una cosa era sicura: i punti dove pernottare si stabilivano, sulla cartina, in base ai ruscelli, perché un conto è finire le bustine di minestrone liofilizzato, un conto restare senza niente da bere (e non vi starò a raccontare di quella volta che ci siamo idratati con il liquido dei fagiolini, perché gli esempi sono già abbastanza chiari).

Almeno due di nome Francesco, il cui parere, noi lettori di Credere, teniamo in alta considerazione, hanno descritto l’acqua come parente prossima, pura, necessaria, addirittura esempio da seguire. Il Papa e il santo medievale sembrano gridarci insieme: «Attenzione! Spesso le cose trasparenti sono quelle a cui vale la pena di guardare».

Oggi piove? No, ma ho fatto il padrino di Battesimo. La piccola Ester ci si è buttata dentro con tutta la manichina, nella vasca della vita nuova. Acqua che la chiamava. Vi sfido a dire che non aveva ragione.

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