È ormai spalancata per tutti la Porta Santa della Misericordia del Padre
Il Giubileo è iniziato. Un tempo da vivere insieme per riconciliarsi con Dio e con i fratelli, lasciandoci invadere e trasformare…
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INSIEME di don Antonio Rizzolo
È ormai spalancata per tutti la Porta Santa della Misericordia del Padre
Il Giubileo è iniziato. Un tempo da vivere insieme per riconciliarsi con Dio e con i fratelli, lasciandoci invadere e trasformare dall’amore
Cari amici lettori, è ormai iniziato il Giubileo straordinario della misericordia, dopo l’anteprima nella cattedrale di Bangui, in Centrafrica, e l’apertura della Porta santa nella basilica di San Pietro. La Porta santa che viene spalancata ha un forte valore simbolico. Rappresenta il cuore stesso di Dio che si schiude per donare a tutti il suo amore misericordioso, per stringere ciascuno di noi nel suo tenero abbraccio. I due battenti sono come le braccia del Padre che si aprono per accoglierci, incoraggiarci e includerci gratuitamente nel suo amore. Perché sta proprio qui la novità cristiana: l’amore di Dio, il suo perdono, la sua salvezza sono gratis. Non dipendono dai nostri meriti, dalla nostra bravura, dal nostro essere perfetti, irreprensibili, santi. Anzi, Dio Padre per mezzo del suo Figlio Gesù va soprattutto incontro a chi è lontano, perduto, peccatore, a chi si è smarrito come la pecorella di cui parla il Vangelo, a chi ha sperperato le sue sostanze come il figlio prodigo, anzi a chi ha distrutto «la sua sostanza», cioè se stesso. Il Padre non chiede nulla, non ci lascia nemmeno concludere la nostra richiesta di perdono ma, subito dopo esserci corso incontro commosso e averci abbracciato, dà ordine che ci sia messo l’anello al dito e siamo rivestiti di dignità, e che si faccia festa e si banchetti. Nessuno di noi è dimenticato da Dio, il suo amore ci implora di venire accolto e gratuitamente ci lava, ci purifica, ci ridona la dignità di figli. Ritorniamo allora con coraggio, varchiamo la Porta santa e lasciamoci riconciliare con Dio. «Il tempo della misericordia è ora», ci ha ricordato papa Francesco nell’intervista della settimana scorsa. Il Giubileo straordinario appena iniziato è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Non importa quanto siano grandi i nostri peccati. L’immagine della Porta santa allude anche alla porta del nostro cuore. Perché Dio ci ama gratuitamente, ma ci lascia liberi, non si impone, non vuole salvarci senza di noi. La porta del cuore è la nostra fede che, nella sua essenza, è proprio accogliere la misericordia di Dio nella nostra vita. Per questo Gesù dice sempre nel Vangelo, dopo aver guarito un malato o perdonato i peccati: «Va’, la tua fede ti ha salvato». Il libro dell’Apocalisse rappresenta questa verità con una bellissima immagine «Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (3,20). Cari amici, buon Giubileo della misericordia a tutti voi. Noi di Credere siamo qui per vivere questa esperienza insieme con voi e aiutarvi a cogliere i frutti di bene di questo anno straordinario