N. 51 - 2015 20 dicembre 2015
INSIEME di don Antonio Rizzolo

A Natale ci raggiunga la misericordia di Dio, che ci dona il perdono e la salvezza

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

A Natale ci raggiunga la misericordia di Dio, che ci dona il perdono e la salvezza

In questo Giubileo straordinario il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio acquista un significato speciale. È un invito ad accogliere e a vivere la grazia che viene da Dio. Buon Natale a tutti.

Cari amici lettori, tra pochi giorni è Natale. L’augurio è che possiamo comprenderne il significato profondo, al di là dell’aspetto esteriore delle luci, dei canti e dello scambio di auguri. Noi cristiani celebriamo infatti l’incarnazione del Figlio di Dio, il suo farsi uomo come noi, addirittura un bambino umile e povero. Come scrive san Giovanni, «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui» (3,17). Ecco il dono del Natale: la salvezza di Dio offerta a ciascuno di noi, cioè il suo perdono, la sua misericordia, la sua grazia che ci guarisce e ci rinnova.

Quello che dovrebbe commuoverci non è tanto la tenerezza che suscita in noi il Bambinello, ma la grandezza dell’amore di Dio per noi. Lo scrive bene l’apostolo Paolo: «È apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini» (Tito 2,11). Come disse in un’omelia papa Francesco, «la grazia che è apparsa nel mondo è Gesù, nato dalla Vergine Maria, vero uomo e vero Dio. Egli è venuto nella nostra storia, ha condiviso il nostro cammino. È venuto per liberarci dalle tenebre e donarci la luce. In lui è apparsa la grazia, la misericordia, la tenerezza del Padre: Gesù è l’Amore fattosi carne».

Tutto questo brilla in modo ancora più sublime in questo Giubileo della misericordia, che è un invito a lasciarci commuovere dall’amore gratuito e misericordioso di Dio per convertirci e riprendere il nostro cammino di vita cristiana. Nessuno di noi si senta perduto, abbandonato da Dio, troppo peccatore per poter ricominciare. Dio ci ama, ha mandato il suo Figlio a condividere la nostra vita, a sperimentare addirittura la fatica, il dolore, la morte. Dio ci perdona, ci abbraccia con tenerezza e ci invita ad avere ancora speranza, a fidarci di lui. Viviamo allora davvero questo Giubileo, torniamo al Signore mediante i sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia, accogliamo la sua misericordia e restituiamola al mondo sotto forma di opere di bene, di compassione verso tutti, di sorrisi e di condivisione.

La nostra rivista potrà essere di grande aiuto per vivere bene il Giubileo e intraprendere questo cammino di conversione e di rinnovamento. Per testimoniare davvero «la gioia della fede» che, come ci ha ricordato il Papa all’Angelus, viene «dalla certezza che “il Signore è vicino” (Filippesi 4,5): è vicino con la sua tenerezza, con la sua misericordia, col suo perdono e il suo amore». Buon Natale a tutti.

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