Credere n. 7 - 15/02/2015
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La festa
Il santo degli innamorati
Ecco chi era Valentino, il martire a cui le coppie chiedono la benedizione.
VESCOVO ATTENTO AI POVERI E AI BAMBINI
Valentino, primo vescovo di Terni e patrono della città, nacque nel 176 circa da una famiglia patrizia. Di lui si sa che spese la vita per aiutare gli altri: guariva i malati, soccorreva i poveri, era attento ai bambini. Morì martire il 14 febbraio 273, decapitato su ordine dell’imperatore Aureliano. Valentino aveva sostenuto l’amore fra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, pagano. Un amore contrastato che però aveva portato anche alla conversione di lui. Quando Serapia si ammalò gravemente, il santo unì i giovani in matrimonio. San Valentino, all’epoca inviso al potere imperiale anche perché troppo amato dal popolo, oggi è venerato da cattolici, ortodossi e anglicani.
LA BASILICA
Quando morì, Valentino fu sepolto nei pressi dell’attuale basilica di San Valentino a Terni e lì, nel 1600, venne ritrovato il suo corpo dai frati Carmelitani. Oggi le spoglie del martire sono conservate sempre nella basilica, sotto l’altare: qui le coppie giungono da tutto il mondo per promettersi amore eterno.
PATRONO DEGLI INNAMORATI
La festa degli innamorati ha origini lontane, legate ai riti pagani di purificazione dei campi e della fecondità. Con il tempo la Chiesa cristianizzò questi riti e attribuì a san Valentino la capacità di proteggere i fidanzati: per questo il martire è celebrato in tutto il mondo come santo dell’amore. La tradizione dice che Valentino amasse le rose e che alle coppie regalasse proprio questi fiori: da qui l’usanza di donare una rosa all’amato il 14 febbraio, memoria liturgica del santo protettore.
I CONSIGLI DEL PAPA AI FIDANZATI
«L’amore ha delle regole che si possono riassumere in tre parole, permesso, grazie e scusa. Pregate assieme con la preghiera che Gesù ci ha insegnato, il Padre nostro, nel quale, invece che il consueto “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, i fidanzati possono, anzi, devono pregare: “Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano”»
SCRIVI A SAN VALENTINO
Per chiedere protezione al santo è possibile scrivere una lettera cartacea o via mail ai frati Carmelitani scalzi, custodi della basilica di San Valentino. I religiosi raccolgono le lettere offrendole poi al santo attraverso la preghiera. Indirizzo: Carmelitani scalzi, via Papa Zaccaria 12, 05100 Terni; sanvalentinoparrocch@libero.it
a cura di Laura Bellomi