N. 1 - 2019 6 gennaio 2019
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Ite, missa est di Chiara Amirante

Sono anch’io figlio amato

Facciamo veramente la scoperta di quanto questo amore guarisca il nostro cuore, di quanto sia capace di saziare la sua sete

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Ite, missa est di Chiara Amirante

Sono anch’io figlio amato

Facciamo veramente la scoperta di quanto questo amore guarisca il nostro cuore, di quanto sia capace di saziare la sua sete

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Nel Battesimo di Gesù, il cielo si apre, lo Spirito Santo scende su di lui. È Dio che rivela al mondo che Gesù è il suo Figlio, l’Amato. È questa la grande notizia del cristianesimo: scoprire che Dio è Amore, che Dio ci ama personalmente. Gesù è il Figlio amato, è il Figlio di Dio e noi in lui siamo figli. Siamo chiamati a questa vita nella pienezza dell’amore. È una scoperta pazzesca sapere che Dio è il mio Papà – Abbà, Papino – che mi ama personalmente e che Cristo mi ha amato fino a dare sé stesso per me; questa è stata proprio la folgorazione della mia vita.

Se Cristo mi ha amato fino al punto da dare sé stesso per me, come posso non rispondere a questo amore? Come posso non fare di tutto perché ogni attimo sia un grazie di amore a questo amore? Come posso non cercare di vivere la piena realizzazione di amore? In questa Parola: «Tu sei il Figlio mio, l’amato!»:  le ferite profondissime, che niente e nessuno riescono umanamente a guarire, si rimarginano in profondità e facciamo veramente la scoperta di quanto questo Amore guarisca il nostro cuore, di quanto sia capace di saziare la sua sete. Mi colpisce anche che questa stessa Parola la ritroviamo poi in un altro episodio molto importante della vita di Gesù: la Trasfigurazione sul Tabor. Anche qui abbiamo la voce dal Cielo che dice: «Questo è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo!».

Che cosa ci chiede questo amore di Dio? Ci chiede di ascoltarlo e di accoglierlo: questa via ci permette di vivere in pienezza l’unica vita che ci è stata donata e che è un dono immenso di cui spesso non siamo così consapevoli.

Questo Vangelo ha sollecitato in me una ri-scoperta: sono anch’io figlia amata, siamo tutti figli amati; ognuno ha una sua dignità perché il figlio amato da Dio è prezioso ai suoi occhi.

Non aver dunque paura di seguire Gesù, non fare questa follia, perché veramente è un’assurdità: non c’è niente di più fantastico che lasciarti travolgere, stravolgere da Colui che ti ama immensamente.

   

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

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