Quaresima, tempo per riscoprire la relazione con gli altri e con tutto il creato
Nel suo messaggio Papa Francesco ci invita a prepararci alla Pasqua vincendo il peccato e la chiusura in noi stessi per aprirci…
Vi racconto com’è nata “La buona novella” di De André
Era il 1969 quando il cantautore genovese accettò l’invito di due giovani sacerdoti a parlare a un gruppo di studenti di…
Gesù è un amico a cui possiamo chiedere consiglio
L’attrice milanese, famosa per la sua partecipazione a Zelig, è in tournée con uno spettacolo in cui interpreta l’immaginaria…
Il santuario dei ciclisti
Al culmine di una famosa salita che mette alla prova i campioni di ieri e i oggi, nella chiesetta di antico culto mariano…
Un’oasi dove ebrei e arabi palestinesi imparano la pace
Una parabola di convivenza a Nevé Shalom, il nome in ebraico, Wahat al-Salam, in arabo, il villaggio fondato da padre Bruno…
INSIEME di don Antonio Rizzolo
Quaresima, tempo per riscoprire la relazione con gli altri e con tutto il creato
Nel suo messaggio Papa Francesco ci invita a prepararci alla Pasqua vincendo il peccato e la chiusura in noi stessi per aprirci all’amore verso gli altri e l’intera creazione
Cari amici lettori, siamo appena entrati nel tempo di Quaresima, che ci prepara a vivere il momento culminante dell’anno liturgico: la Pasqua di passione, morte e risurrezione di Cristo. Il cammino quaresimale rappresenta il percorso della nostra vita, bisognosa di continua conversione in vista della Pasqua eterna, la piena comunione con Dio. Ma non tutta la nostra vita può ridursi a penitenza e preparazione. Ogni giorno, infatti, siamo chiamati a risorgere con Cristo nell’amore verso tutti e tutto. Come ha scritto papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2019, riprendendo san Paolo, la stessa creazione è coinvolta. D’altra parte, la vita cristiana è sempre tra “il già e il non ancora”, tra la Quaresima e la Pasqua: siamo “già” redenti, salvati, risorti con Cristo, ma “non ancora” nella pienezza della gloria di Dio; abbiamo bisogno ogni giorno di purificarci, di lasciarci guidare dalla grazia di Dio, di convertirci all’amore. Un amore che si manifesta nelle nostre relazioni con gli altri e con il creato che ci circonda.
È questo che emerge nel messaggio quaresimale di Francesco: la nostra esistenza non è chiusa nell’individualità, ma tutto quello che siamo e che facciamo si riflette sugli altri e sulla stessa natura. Anche il peccato, causa di ogni male, non riguarda solo noi stessi ma, come scrive il Papa, «fin dal suo apparire in mezzo agli uomini ha interrotto la comunione con Dio, con gli altri e con il creato». Non solo siamo «animali sociali», come diceva Aristotele, ma esseri in relazione, perché creati a immagine e somiglianza di Dio che è in se stesso relazione d’Amore tra il Padre e il Figlio.
Non è un discorso astratto o meramente teologico, ma molto concreto. Vuol dire che se noi siamo migliori il mondo stesso, gli altri, la creazione, ne traggono beneficio. La nostra può sembrare una goccia nell’oceano, ma senza quella goccia, diceva Madre Teresa, l’oceano sarebbe più povero. Facciamo nostre, allora, le esortazioni di papa Francesco, che riprendono le tre pratiche tradizionali della Quaresima: «Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore... Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene».