Papa Francesco realizza il desiderio di andare nei luoghi di Padre Pio
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Una devozione ormai globale
In Australia, negli Stati Uniti e persino a Singapore: in almeno 65 Paesi del mondo sono nati gruppi di preghiera che si…
Riconoscere i santi che la vita ci fa incontrare
L’incontro con un santo può segnare profondamente la vita di una persona. E Padre Pio è uno degli esempi più eclatanti
Il santo di Pietrelcina nel mondo
Una devozione ormai globale
In Australia, negli Stati Uniti e persino a Singapore: in almeno 65 Paesi del mondo sono nati gruppi di preghiera che si ispirano a Padre Pio. Iniziative semplici e nate dal basso che negli ultimi anni sono state ufficializzate dalle diocesi locali
La bella immagine di Padre Pio in preghiera, sulla vetrata della Padre Pio Church di Glenmore Park, è una rappresentazione visivamente efficace della devozione ormai globale per il santo di Pietrelcina. Situata nella diocesi di Parramatta, a Sydney, Glenmore Park è la prima parrocchia australiana che ha scelto Padre Pio come proprio patrono.
La popolarità di Padre Pio in Australia si è manifestata pubblicamente nel 2010. In quell’anno migliaia di fedeli accorsero a Perth, Adelaide, Sydney, Melbourne e Brisbane, per partecipare a Messe, Rosari e benedizioni in occasione dell’arrivo delle reliquie del santo pugliese. Bus carichi di devoti arrivavano da zone rurali distanti anche centinaia di chilometri.
Anche in Nuova Zelanda, i fedeli del frate cappuccino si recarono ad accogliere le reliquie, accompagnate da padre Ermelindo di Capua, a Auckland, Wellington e Christchurch.
I PRIMI DEVOTI: GLI EMIGRATI
La devozione in Australia verso il santo di Pietrelcina ha ricevuto la spinta iniziale da un gruppo di emigrati italiani. Come già successe in occasione del centro di devozione mariana di Ta Pinu Shrine, a una cinquantina di chilometri da Melbourne: alcuni emigrati italiani furono fra i primi ad avvicinare l’amministrazione per chiedere il permesso di costruire una cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie, la Madonna di San Pio da Pietrelcina. Il 18 dicembre 2005, l’allora arcivescovo emerito di Melbourne Frank Little inaugurò la cappella che rimane tuttora meta di preghiera.
L’attuale arcivescovo di Melbourne, Denis Hart, ha inaugurato nel maggio 2017 un altro luogo di culto per i devoti di padre Pio: il mausoleo dedicato al santo nel cimitero-parco di Springvale, un sobborgo di Melbourne. Furono ancora emigrati italiani, in particolare donne, ad inaugurare nel 2006 un pellegrinaggio annuale dedicato a Padre Pio, nel remoto Western Australia. Oggi all’iniziativa prendono parte anche devoti di altra origine, in particolare filippini e vietnamiti. I fedeli trovano sempre più accoglienza nelle parrocchie locali, ma la devozione è di solito fra le mura casa.
Si tratta di piccoli gruppi di preghiera, come quello che iniziò a formarsi nel 2003 a casa di Eileen Harnett a Wynnum, nella baia di Brisbane: dodici persone cominciarono a incontrarsi per la preghiera la sera del terzo lunedì di ogni mese, guidate spiritualmente dal cappuccino Francis Merlino. I devoti raggiungevano la casa di Eileen Harnett anche da altri sobborghi di Brisbane, e crearono presto una “famiglia” unita nella preghiera. A tenere viva la loro devozione fu anche il racconto di quella che per Eileen è stata la guarigione miracolosa dal cancro ai polmoni di una sua parente, accuratamente descritta in appunti meticolosi.
Successivamente, questa piccola famiglia di devoti di Padre Pio è stata accolta in una parrocchia locale e il gruppo è stato formalmente riconosciuto nel 2005. Da allora la Messa speciale dedicata a San Pio ogni settembre è diventata un appuntamento tradizionale per i cattolici locali, mentre una reliquia e un quadro del santo sono esposti nella Guardian Angels’ Church durante gli incontri di preghiera.
DEVOTI ANCHE A SINGAPORE
Dinamiche simili, ossia iniziative di piccoli gruppi di laici, o addirittura di persone singole, nel cominciare una devozione “dal basso”, che è stata poi promossa a livello istituzionale, si possono notare anche nella città-stato di Singapore, in Asia, dove la devozione di San Pio è molto viva fra i cattolici locali.
Negli anni Sessanta un uomo di Singapore, Herbert Pereira, decise di andare a confessarsi a San Giovanni Rotondo da Padre Pio. L’incontro con il frate, e l’invito di questi a ravvivare una fede ancora troppo timida e incerta, spronarono Pereira, una volta tornato in Asia, a mettere in pratica i consigli e gli insegnamenti ricevuti. Nacque così un gruppo di preghiera guidato da un laico che nel 2001 venne accolto nella Holy Family Church. Oggi il gruppo St. Pio Devotion Singapore è sostenuto da un comitato di nove persone e organizza incontri di preghiera mensili, anche in lingua cinese, in tre chiese della città.
Quando le reliquie arrivarono a Singapore nel 2008, molti anziani vennero a Messa con i bastoni e le sedie a rotelle, felici di poter “incontrare” il santo. Tende furono erette fuori dalla chiesa per ospitare 2 mila devoti giunti anche dai vicini Paesi asiatici.
LO PREGANO IN 65 PAESI
In almeno 65 Paesi del mondo ci sono oggi più di 3 mila gruppi di preghiera ispirati a Padre Pio e formalmente riconosciuti. Di questi, 125 sono negli Stati Uniti, coordinati a livello nazionale dal frate cappuccino Francis A. Sariego, che nel suo convento di Wilmington, nello stato del Delaware, ha istituito il Padre Pio Prayer Groups Centre.
Nel luglio del 2013, la Casa San Pio di Appalachia divenne formalmente parte dell’apostolato della diocesi cattolica di Lexington, in una zona poverissima del Kentucky rurale, dove questa clinica munita di tecnologie modernissime serve i pazienti più poveri e bisognosi.
«Quello che mi attrae di lui è il suo umile e semplice stile di vita», afferma Margaret Lourdusany, una devota di Singapore, a proposito del santo frate cappuccino. Parole e sentimenti condivisi da migliaia di persone in tutto il mondo, che hanno reso Padre Pio un vero santo globale.
Testo di Stefano Girola - Foto di Arcidiocesi Perth_Catholic Leader