Papa Francesco realizza il desiderio di andare nei luoghi di Padre Pio
«Ho voglia di andarci», aveva detto nel 2016, in occasione del Giubileo dei gruppi di preghiera. Un pellegrinaggio per ribadire…
Noi, il popolo di Padre Pio
C’è chi viene per una grazia, chi per pregare in pace, chi per chiedere serenità... E non manca chi arriva per curiosità.…
Un santo di famiglia
Parla il figlio del professor Francesco Lotti, uno dei medici che con il Cappuccino di Pietrelcina diede vita alla Casa Sollievo…
Il bisogno di pregare, il coraggio di invocare
Ogni 10 del mese un centinaio di persone si riunisce nella parrocchia di Erba (Como) con una convinzione: san Pio intercede…
Una devozione ormai globale
In Australia, negli Stati Uniti e persino a Singapore: in almeno 65 Paesi del mondo sono nati gruppi di preghiera che si…
Riconoscere i santi che la vita ci fa incontrare
L’incontro con un santo può segnare profondamente la vita di una persona. E Padre Pio è uno degli esempi più eclatanti
Ite, missa est di Enzo Romeo
Riconoscere i santi che la vita ci fa incontrare
L’incontro con un santo può segnare profondamente la vita di una persona. E Padre Pio è uno degli esempi più eclatanti
Ho conosciuto molti santi. Di quasi tutti sarebbe inutile citarvi il nome. Non vi direbbe niente. Sono noti solo a Dio, nella cui luce si trovano avvolti.
Per alcuni, invece, è in corso la causa di beatificazione. È il caso del professor Giuseppe Lazzati, rettore dell’Università del Sacro Cuore di Milano. Rammento il suo corso d’orientamento vocazionale a cui partecipai. Un altro “candidato” agli onori degli altari è l’amico medico Franco Bono, presidente dell’Azione Cattolica di Locri. Morì in un incidente nel 1996, mentre Maria Rosaria, la moglie focolarina, era in attesa del quarto figlio. Anche lei fu chiamata in cielo prematuramente, dopo quattro anni, per un tumore. Entrambi sono ora servi di Dio.
La Provvidenza non mi ha fatto mancare neppure gli incontri con santi “certificati” e famosi. Come Giovanni Paolo II, che ho seguito in tanti viaggi internazionali. Una figura magnetica, simile in questo a san Pio da Pietrelcina. Avrò avuto quattro o cinque anni quando mi imbattei nel frate del Gargano. Eppure mi rimane impressa la sua forza attrattiva. Ero in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo con mia madre e mio fratello. La mamma si confessò e mi parve turbata. Dal confessionale uscì un anziano con la barba. Aveva lo sguardo accigliato, ma davanti a noi bambini accennò a un sorriso e poggiò la mano fasciata sul capo di mio fratello. Poi si allontanò con passo incerto, avvolto dalla folla di fedeli. A distanza di circa un anno il mio papà morì improvvisamente. Mamma trascorse vent’anni di vedovanza prima di raggiungerlo nella pace dei giusti.
Ormai adulto, il pensiero mi torna a quel viaggio. Cosa s’erano detti la mamma e Padre Pio? Il frate veggente l’aveva forse preparata alle sofferenze che l’attendevano? Non lo saprò mai. So, però, che l’ultima confessione mamma la fece con un altro padre cappuccino, allora nostro parroco. Anche lui era burbero d’aspetto, ma lo vidi lasciare in lacrime il capezzale. Ora li immagino tutti in Paradiso a sorridere della mia malinconia.
Illustrazione di Emanuele Fucecchi