Credere n.11 - 16/06/2013
«Mi sono aggrappato alla fede»
Peter è sopravvissuto a un naufragio nei pressi di Lampedusa, salvando anche le sue bimbe. Oggi lavora per il Duomo di Milano:…
GIA’ LA PREGANO COME UNA SANTA
UNA MAMMA EROICA - Stroncata a 28 anni dalla malattia, la giovane romana, che aveva deciso di ritardare le cure per far nascere…
Beato il giornalista che salvò cento ebrei
Beatificato, a Carpi, Odoardo Focherini. Padre di sette figli, morì a 37 anni in campo di concentramento. I nazifascisti…
IL MEDICO-CORAGGIO CHE HA VINTO L’ODIO
Avrebbe potuto scegliere la vendetta, dopo che una cannonata gli ha ucciso tre figlie. Invece Izzeldin Abuelaish, ginecologo…
LA DOMENICA NON HA PREZZO
Il giorno festivo? Va difeso, per il bene della Chiesa e della società . La riflessione del vescovo di Novara, Franco Giulio…
Giordano Muraro: il padre che “coltiva†le famiglie
Da cinquant’anni sostiene le coppie che scelgono di formare una famiglia: «L'innamoramento è un fatto spontaneo che ti…
In paradiso ci sono il gelato e l'altalena?
Nonno, i miei genitori finalmente mi hanno regalato un cucciolo di cane. L’ho chiamato Ben Ten, ed è troppo bello! Solo…
Marcello Cestaro, imprenditore
«I miei negozi? chiusi nei festivi»
La scelta controcorrente di Marcello Cestaro, patron del gruppo Unicomm: ha deciso di far lavorare i dipendenti solo nei giorni feriali.
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Marcello Cestaro (Foto di BARRERA - RASTRELLI).
La domenica è per la famiglia, gli affetti, il riposo: anche in questo modo si contribuisce al “ben-essere†della società specie in un momento di crisi. Valore aggiunto di questa consapevolezza che sta ri-maturando tra le fila degli imprenditori è la riflessione guidata anche da una rilettura etica e valoriale.
Così, se a segnalare un primo insuccesso delle aperture domenicali indiscriminate sono i numeri (il guadagno non regge il confronto con i costi), a fare i primi passi indietro, attivando l’Operazione buona domenica è Marcello Cestaro, presidente del gruppo Unicomm, titolare di circa 500 dei punti vendita marchiati Famila, A&O e C+C, che da fine maggio a novembre ha deciso di chiudere gli esercizi la domenica, con esclusione delle zone turistiche e dei centri commerciali, incentivando vendite e promozioni il sabato.
Una decisione che Cestaro in una nota attribuisce alla convinzione che «i nostri collaboratori debbano trascorrere più tempo con le loro famiglie, i loro figli, e soprattutto nelle comunità nelle quali vivono, che in questo momento particolare hanno bisogno del contributo di tutti».
Primi passi di un processo di riflessione che la Chiesa di Padova ha sollecitato attraverso l’ascolto, il dialogo e il confronto delle diverse posizioni, tanto che lo scorso novembre la Pastorale sociale e del lavoro è stata l’unica realtà a chiamare allo stesso tavolo sindacati, esercenti, utenti e grande distribuzione sul tema Questa benedetta domenica.
«Non si tratta di fare battaglie – segnala il delegato vescovile, don Marco Cagol – ma di sollecitare una riflessione sulla domenica come giorno diverso dagli altri e interrogarci sulla qualità delle nostre relazioni». E sulle prime retromarce della grande distribuzione chiosa: «È la dimostrazione che le scelte che non rispettano l’etica non premiano nemmeno l’economia».
Testo di Sara Melchiori