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Uno stile di vita in armonia con il creato, attento alla giustizia e alla vita
Milioni di ragazzi sono scesi in piazza in tutto il mondo contro il degrado ambientale. il Papa con la Laudato si’ e la sua ecologia integrale è uno dei loro punti di riferimento
Cari amici lettori, venerdì 15 marzo milioni di giovani sono scesi in piazza in almeno 2.052 città sparse in 123 Paesi per manifestare contro il cambiamento climatico, l’inquinamento e per la salvaguardia del pianeta. Ci sono due aspetti che vorrei sottolineare. Prima di tutto è significativo che tanti nostri ragazzi, che talvolta riteniamo abulici e indifferenti, si siano impegnati in prima persona. Anzi, il “la” è stato dato dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, seguita da altre giovani come la diciottenne italiana Ariane Benedikter.
Il secondo aspetto rilevante riguarda uno dei punti di riferimento ideali di questi giovani: papa Francesco con la sua enciclica Laudato si’. Ancora una volta il Pontefice si è mostrato non solo profetico (il documento è del 2015), ma l’unico vero leader mondiale che abbia qualcosa da dire. In attesa che i responsabili delle nazioni diano una risposta ai giovani manifestanti, è opportuno rileggere la Laudato si’ per scoprire che un’ecologia integrale è parte del messaggio cristiano e che ciascuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa. Come ricorda Francesco, già i suoi predecessori avevano messo a tema la salvaguardia dell’ambiente. Giovanni Paolo II aveva parlato di «conversione ecologica globale», sottolineando la necessità di salvaguardare insieme all’ambiente naturale anche quello umano, difendendo ad esempio la famiglia e la vita. La stretta correlazione che c’è tra ambiente naturale e umano è definita da Francesco «ecologia integrale». Leggiamo nel n. 139 della Laudato si’: «Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura».
Ma cosa può fare ciascuno di noi? Il Papa ci invita a uno stile di vita più in armonia con la creazione e ci consiglia di partire da un gesto semplicissimo: ringraziare Dio prima e dopo i pasti. Tale momento, scrive, «anche se molto breve, ci ricorda il nostro dipendere da Dio per la vita, fortifica il nostro senso di gratitudine per i doni della creazione, è riconoscente verso quelli che con il loro lavoro forniscono questi beni, e rafforza la solidarietà con i più bisognosi» (n. 227). Tante altre azioni concrete possiamo intraprendere. E a questo proposito segnalo la Guida per comunità e parrocchie ecologiche (si può scaricare sul sito www.focsiv.it).