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sabato 23 agosto 2025
 

«Nei deserti nascerà speranza»: il messaggio di Papa Leone XIV al Meeting di Rimini

l'evento

Il Pontefice, attraverso il cardinale Parolin, invita a costruire “con mattoni nuovi” una cultura della pace, della nonviolenza e del dialogo. Apprezzata la testimonianza dei martiri d’Algeria, modello di una Chiesa capace di abitare i deserti della storia. Il testo integrale del messaggio

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    Il digiuno che spezza le catene della guerra


    Papa Leone chiama i fedeli a vivere la giornata di oggi in preghiera e senza toccare cibo: non un rito vuoto, ma un atto di resistenza spirituale e civile. Un cammino di liberazione dall’indifferenza e dai compromessi con i mercanti di armi, per accendere nel mondo il fuoco dell’amore e della giustizia (di don Renato Sacco)

     
     
     
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    visto per voi

    Ha debuttato alla Versiliana lo spettacolo "C'è da Ridere", con Paolo Kessisoglu e altri comici e musicisti, per affrontare i temi del dialogo tra genitori e figli e della salute mentale degli adolescenti e sostenere le attività di prevenzione al disagio giovanile dell'associazione "C'è Da Fare"

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    Inchiesta Urbanistica

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    In occasione della giornata mondiale dei nonni e degli anziani di domenica 27 luglio abbiamo incontrato il popolare giornalsita, neononno, che ci ha raccontato come la piccola gli abbia stravolto di meraviglia la vita

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    La proprietà privata va tutelata, ma bisognava rispondere con modalità pacifiche a problemi sociali: «Se all'epoca avessimo accettato questi ragazzi, forse avremmo potuto aiutarli a interpretare questa società», spiega il fondatore di Exodus, «e non avremmo dispiegato centinaia di agenti»

     
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    A colloquio con il padre
    Calendario
    Santo del giorno
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    Liturgia del giorno

    Rosa da Lima, la prima donna canonizzata del continente sudamericano, nacque il 20 aprile 1586 da genitori spagnoli, decima di tredici figli, e fu battezzata col nome di Isabella, ma la sua balia india – alla quale sarebbe sempre rimasta legata come a una vera madre – la chiamò subito Rosa dandole, secondo l’usanza indigena, il nome di un fiore per sottolinearne la bellezza. Fin da piccola era portata all’ascetismo, tanto che a cinque anni si sottoponeva a penitenze per mortificare la vanità. Intanto si appassionava allo studio, imparava a ricamare e curava i fiori del giardino di casa (per questo è la patrona dei giardinieri), senza trascurare di assistere i malati, talvolta ripugnanti, e di aiutare i poveri. A vent’anni entrò nell’Ordine di San Domenico, contentandosi di essere annoverata, per mancanza a Lima di un convento del Secondo Ordine, tra le Terziarie domenicane, di cui vestì l’abito il 10 agosto 1606. Godette prestissimo di estasi, ogni settimana dal giovedì al sabato, durante le quali gioiva di soffrire tutti i tormenti della Passione di Cristo, giungendo al più alto grado di unione mistica. Rifiutato il matrimonio, costruì un eremitaggio nel fondo del giardino materno, entrando nell’intimità di santa Caterina da Siena, di cui emulò le esperienze (tra cui il matrimonio mistico) e dedicandosi a severe penitenze accompagnate da avversità, incomprensioni, malattie di ogni genere. Rosa di Santa Maria, come lei amava chiamarsi, trascorse gli ultimi tre anni della sua vita presso due piissimi coniugi di Lima, Gonzalo de la Maza e Maria de Uzategui, che l’amavano come una figlia, ammirandola profondamente. Morì in casa loro, a soli 31 anni, avendo presagito la sua fine un anno prima che avvenisse. Spirò ripetendo «Gesù, Gesù, resta con me!». Beatificata nel 1668 da Clemente IX, venne poi proclamata patrona principale d’America, delle Filippine e delle Indie Orientali nel 1670 da Clemente X, il quale la canonizzò il 12 aprile 1672.

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