N. 13 - 2016 27 marzo 2016
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Buona Pasqua a tutti voi nel segno della divina misericordia

La missione della Chiesa, come ci ricorda il Giubileo, è annunciare la gioia della risurrezione di Cristo e testimoniare…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Buona Pasqua a tutti voi nel segno della divina misericordia

La missione della Chiesa, come ci ricorda il Giubileo, è annunciare la gioia della risurrezione di Cristo e testimoniare il suo amore a tutta l’umanità

 

Cari amici lettori, auguri di buona Pasqua a tutti voi. Viviamo questo momento centrale dell’anno liturgico insieme a papa Francesco, per fare una volta di più esperienza della misericordia di Dio. Sì, perché il significato della Pasqua cristiana è strettamente legato alla misericordia e dunque al Giubileo straordinario che stiamo vivendo. Lo ha messo in rilievo lo stesso Pontefice quando, presentando la bolla di indizione dell’Anno santo, ha detto che questo «è il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre». Ogni anno, nel messaggio pasquale “Urbi et orbi”, Francesco ha sottolineato questo legame tra risurrezione, misericordia e missione della Chiesa. Già nel 2013 aveva così spiegato il senso della Pasqua: «Gesù è risorto, c’è la speranza per te, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio!». E aveva concluso: «Accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo! Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace».

 

«Cristo è risorto». Ecco il messaggio che noi cristiani siamo chiamati a portare al mondo intero. Un messaggio di liberazione, di salvezza, di gioia. Non si tratta solo di parole incoraggianti, ma di amore concreto e fedele. Come ha detto ancora papa Francesco, l’annuncio di Pasqua «è uscire da sé per andare incontro all’altro, è stare vicino a chi è ferito dalla vita, è condividere con chi manca del necessario, è rimanere accanto a chi è malato o vecchio o escluso…». Vivere davvero il Giubileo della misericordia, dunque, è comprendere il senso pasquale della fede cristiana e agire di conseguenza. Ecco allora l’augurio che rivolgo a ciascuno di voi, cari amici: questo Anno santo ci aiuti a «sentire forte in noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché ci eravamo smarriti». Toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua misericordia, diventiamo anche noi testimoni di misericordia. Questo Giubileo sia davvero «il tempo favorevole per curare le ferite, per non stancarci di incontrare quanti sono in attesa di vedere e toccare con mano i segni della vicinanza di Dio, per offrire a tutti la via del perdono e della riconciliazione».

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