N. 13 - 2019 31 marzo 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Da Loreto l’invito a vivere il ministero della gioia e della serenità

La Vergine Maria è l’immagine dell’eterna giovinezza dello spirito che nasce dal suo sì a Dio, come ha detto papa Francesco.…

L’equipe del Bambin Gesù

Noi medici missionari della salute

L’ospedale del Papa quest’anno festeggia i 150 anni dalla fondazione. Da sempre aperto al mondo, invia i suoi medici nei…

Suor Sara Brenda

Per salvare la terra partiamo dalla scuola

L’istituto Marcelline Tommaseo di Milano e la cooperativa Camelot hanno creato la Scuola per lo sviluppo sostenibile, che…

Cattedrale di Anagni

Il gioiello della città dei papi

Il cuore spirituale del centro della Ciociaria, che ha dato i natali a quattro Pontefici del Medioevo, è il fulcro di uno…

Ite, missa est di Chiara Amirante

Quel cuore è diventato casa per tutti noi

Ha perso anche Lui con noi la sua casa, anche Lui con noi si è sentito solo, drammaticamente solo. perché ognuno di noi possa…

Per una lettura completa...

INSIEME di don Antonio Rizzolo

Da Loreto l’invito a vivere il ministero della gioia e della serenità

La Vergine Maria è l’immagine dell’eterna giovinezza dello spirito che nasce dal suo sì a Dio, come ha detto papa Francesco. Il ricordo e la testimonianza di madre Anna Maria Cànopi

 

Cari amici lettori, la copertina di questo numero è dedicata alla visita di papa Francesco a Loreto, dove ha firmato l’esortazione apostolica dedicata ai giovani, Christus vivit. Il testo non sarà subito disponibile. Ma fra due settimane lo potrete trovare insieme a Credere e Famiglia Cristiana e Maria con te in un’edizione pratica ed elegante. Perché Francesco ha voluto firmare l’esortazione nella Santa Casa? Lo ha spiegato lui stesso nell’Angelus di domenica scorsa: «Affinché il “sì” di Maria diventi il “sì” di tanti di noi». Nel documento finale del Sinodo dei giovani questo era già ben spiegato: Maria è una «giovane donna che con il suo “sì” ha reso possibile l’Incarnazione creando le condizioni perché ogni altra vocazione ecclesiale possa essere generata».

Maria era giovane, anzi giovanissima, quando ha detto di sì all’annuncio dell’angelo e ben rappresenta perciò tutti i giovani, chiamati alla vita, alla gioia, alla bellezza, chiamati al matrimonio o alla consacrazione religiosa o sacerdotale o, comunque, alla pienezza nel dono di sé. La risposta piena e generosa della Vergine è modello non solo per i giovani ma per tutta la Chiesa. Lo ha espresso molto bene madre Anna Maria Cànopi, morta il 21 marzo scorso all’età di 87 anni, alla quale dedichiamo in questo numero un ricordo affettuoso. In una sua preghiera in forma poetica, madre Cànopi scriveva: «Icona dell’interiorità ci appari, o Maria, nel tuo umile e fedele rimanere tutta raccolta sotto lo sguardo di Dio, abbandonata alla potenza dell’Altissimo. Con la tua materna intercessione fa’ che abbondante si riversi la grazia del Signore su di noi che contempliamo l’ineffabile mistero della tua bellezza, per entrare silenziosamente nella dimensione della profondità, là donde sgorga in perenne giovinezza la fonte dell’amore. Amen».

Devo ringraziare madre Anna Maria per le lectio divine che ci ha lasciato e che ho letto e meditato in varie occasioni. Permettetemi, in segno di riconoscenza, di proporvi un’altra sua preghiera-poesia che ben si adatta allo scopo della nostra rivista: «Davanti a te, o Padre, riconosciamo e confessiamo il peccato della nostra persistente tristezza, che tanto nuoce a noi e ai fratelli. Ricolmaci del gaudio del tuo Spirito, perché non ci accada più di trascurare il ministero della gioia e della serenità a noi affidato per far conoscere al mondo intero il tuo Vangelo di consolazione. Fa’ che le prove della vita non spengano mai il sorriso sulle nostre labbra; dalle profondità del nostro cuore scavato dal dolore scaturiscano sempre parole di conforto e di bontà, pietre preziose estratte dalla cava della tua misericordia. Amen».

Archivio

Vai