N. 13 30 giugno 2013
Editoriale

Lo “strappo” del Papa

La fede ci chiede scelte coraggiose...

Carlo Acutis

Eucaristia e computer

Un brillante adolescente milanese, appassionato di informatica e affascinato dai miracoli eucaristici. Se ne è andato in…

Peter Geremia

Una vita in cerca di guai, per il Vangelo

È finito due volte in carcere, un attentato gli ha ucciso un amico. Eppure, a 75 anni, padre Peter non si arrende...

Intervista a Luigino Bruni

«Non date la paghetta ai bambini»

Si contribuisce ai lavori di casa perché si è parte della famiglia, non per guadagnare. Insegnamo ai ragazzi che contano…

Nonno, mi spieghi...

Chi scandalizza i più piccoli?

Raccontiamo la Fede ai più piccoli: PERCHÉ SI SENTE PARLARE DI COSE BRUTTE FATTE DA PRETI? Spieghiamolo in linguaggio chiaro…

Con Unitalsi e Italo in viaggio a Loreto

In pellegrinaggio ad alta velocità

L’Unitalsi della Lombardia, in collaborazione con Italo, ha organizzato un viaggio da Milano a Loreto con i nuovi treni…

Per una lettura completa...

Nonno, mi spieghi...

Chi scandalizza i più piccoli?

Nonno, perché alcuni adulti parlano solo delle cose brutte che hanno fatto i preti e i papi?

 

Perché non vedo Dio?

Ascolta con attenzione questo versetto del Vangelo:

«Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino E sia gettato nel mare» (Marco 9,42).

Gesù dice che scandalizzare i piccoli, cioè essere un ostacolo alla loro fede, è la cosa più grave di tutte. È la frase più terribile del vangelo, la cosa più dura, chiara e diretta che Gesù abbia mai detto. Non lo dice solo a sacerdoti, papi e vescovi. Lo dice a chiunque. Tutti nel mondo si devono confrontare con questa parola. È una parola che ci mostra anche quanto sia vasta, e a volte drammatica, la libertà di cui godiamo noi esseri umani, capaci sempre di fare il bene, ma anche il male.

Gesù ha previsto duemila anni fa che queste cose brutte sarebbero potute accadere, e di fatto purtroppo accadono; però stai attento a non farti gettare nella confusione dalle parole di questi adulti, perché un conto è mettere in evidenza comportamenti sbagliati di alcune persone, all’interno o al di fuori della Chiesa, altra cosa è diffamare la Chiesa, accusare tutti i religiosi e le religiose, non parlare di quante cose buone sono nate proprio dalla chiesa, negando la storia e guardando solamente alle cose brutte.

Chi fa questo e distrugge la fede in Gesù, vivo e operante proprio nella Chiesa cattolica, di fatto sta commettendo lo stesso peccato gravissimo di cui parla il signore nel versetto del vangelo. Anche certi adulti, quindi, possono venirsi a trovare all’interno di questo scandalo da cui Gesù ha messo bene in guardia tutti, ma proprio tutti quanti.

Chi scandalizza i bambini?

Nonno, mi aiuti a capire meglio quello che hai detto?

Ma certo. Ti faccio un esempio: pensa al matrimonio. Ogni tanto la mamma e il papà litigano. Capita che si arrabbino e che si mettano a battibeccare tra di loro. Però si vogliono tanto bene e si perdonano subito, con la grazia del Signore che è in mezzo a loro. Purtroppo ci sono delle situazioni di sofferenza drammatiche in cui gli sposi non riescono o non vogliono più fare pace, e si separano. Si lasciano, anche In cattivi rapporti.

 

Nonno, a scuola alcuni miei compagni vivono con la mamma e possono vedere il papà soltanto poche volte al mese. Alcuni sono molto tristi per questo.

Ecco, appunto, poveri tesori! Però proprio lì sta il fatto: un conto è prendere atto che alcuni genitori si sono separati, che è una cosa molto triste. Altra cosa è smettere di insegnare ai bambini che sposarsi, stare insieme tutta la vita, perdonarsi, amarsi, è possibile ed è anche una cosa bella, la più bella di tutte! Io e la nonna stiamo insieme da 40 anni. Insieme ne abbiamo passate di tutti i colori, le cose non sono state sempre facili, ma siamo uno il sostegno dell’altra, e il nostro legame è forte come una quercia! Ai miei tempi le cose e le situazioni si riparavano, non si buttavano via quando c’era un problema. Lo stesso vale per la paternità. Ci sono casi drammatici e tremendi, di cui i giornali non mancano mai di dare notizia, in cui un padre magari è violento, e fa cose bruttissime. Però noi ai nostri figli insegneremo sempre che l’essere padri è una cosa meravigliosa. E così, allo stesso modo, possono esserci dei casi di sacerdoti che rientrano In queste parole terribili di Gesù. Ma anche se questo capita, noi persone di fede parleremo sempre con stima della Chiesa, perché Gesù ha detto che quella è la sua Chiesa. La ama e la proteggerà per sempre.

 

INVIATE LE DOMANDE DEI VOSTRI RAGAZZI A nonnomispieghi.credere@stpauls.it

 

Testo di padre Maurizio Botta, don Andrea Lonardo, Alessandro Franchi, Ufficio catechistico diocesi di Roma Disegni Plum

Archivio

Vai