N. 14 - 2017 2 aprile 2017
INSIEME di don Antonio Rizzolo

La gioia del Vangelo al centro della visita di Papa Francesco a Milano

Con la sua presenza in mezzo alla gente, il Papa ha testimoniato la gioia che viene dal Signore e che ogni cristiano è chiamato…

Papa a Milano

Fra gli ultimi con il cuore in mano

Nella città dell’alta finanza Francesco visita la periferia e le carceri. Un milione i fedeli alla Messa. «Mi sono sentito…

Ciro Di Nunzio

Nel sangue di Natuzza ho trovato la fede

Lo scienziato Ciro Di Nunzio incaricato di studiare il caso della mistica calabrese, da scettico che era, è stato travolto…

Kantiere Kairòs

Il rock di Dio contagia la piazza

Nelle canzoni di Antonello Armieri e compagni riecheggiano meditazioni e preghiere. «Alcuni s’infastidiscono, altri tornano…

Pagani (Salerno)

La Madonna delle galline

La prima domenica dopo Pasqua le strade della città di sant’Alfonso si animano con la caratteristica processione in cui polli…

Ite, missa est di Enzo Romeo

Mettiamo un argine alla società liquida

Negli ultimi tempi si sente il bisogno di tornare a una vita che abbia valori su cui poggiarsi. È giusto cambiare, ma solo…

Per una lettura completa...

INSIEME di don Antonio Rizzolo

La gioia del Vangelo al centro della visita di Papa Francesco a Milano

Con la sua presenza in mezzo alla gente, il Papa ha testimoniato la gioia che viene dal Signore e che ogni cristiano è chiamato a condividere con gli altri

 

Cari amici lettori, sabato 25 marzo a Milano abbiamo vissuto un giorno di grande festa con papa Francesco. È così ogni volta che lui incontra i fedeli: si tocca con mano, si sente nell’aria la gioia del Vangelo, la speranza nel futuro, la bellezza del bene, la possibilità di una vita migliore. A Milano lo si è sperimentato addirittura nel tempo, che ha mostrato un cielo azzurro come raramente si vede e un sole splendente.

La gioia è stata la vera protagonista della giornata. La felicità degli abitanti delle Case bianche, la periferia disagiata che il Papa ha voluto visitare per prima. L’allegria della folla che salutava il Papa lungo il percorso. Le lacrime di contentezza dei detenuti di San Vittore. L’entusiasmo del milione di fedeli riuniti nel parco di Monza per la Messa. L’allegria contagiosa dei ragazzi nello stadio di San Siro. Di gioia il Papa ha parlato con i sacerdoti e i religiosi in duomo: non bisogna perdere «la gioia di evangelizzare», ha detto, «perché evangelizzare è una gioia». E quindi, citando «il grande Paolo VI» che ne parlava nella Evangelii nuntiandi, ha detto: «La gioia della Chiesa è evangelizzare. E noi dobbiamo chiedere la grazia di non perderla. Conserviamo questa gioia di evangelizzare; non come evangelizzatori tristi, annoiati, questo non va; un evangelizzatore triste è uno che non è convinto che Gesù è gioia, che Gesù ti porta la gioia, e quando ti chiama ti cambia la vita e ti dà la gioia, e ti invia nella gioia, anche in croce, ma nella gioia, per evangelizzare». Parole bellissime, su cui ogni cristiano dovrebbe riflettere.

Di gioia Francesco ha parlato anche nell’omelia a Monza. Partendo dal Vangelo dell’Annunciazione, dove l’angelo dice a Maria: «Rallegrati, il Signore è con te», il Papa ha sottolineato come la gioia della salvezza genera vita, speranza, «una gioia che diventa solidarietà, ospitalità, misericordia verso tutti». L’incontro finale con i ragazzi è stato tutto all’insegna della gioia, dell’entusiasmo. E Francesco ha esemplificato tutto questo nell’invitare i ragazzi a «sentire la gioia del gioco con gli amici» e nel richiamare i genitori e gli educatori ad aver cura dei piccoli: «Abbiate cura del loro cuore, della loro gioia, della loro speranza». Il Papa ha concluso ricordando l’importanza di educare alla solidarietà: «Non c’è festa senza solidarietà», ha detto. «Come non c’è solidarietà senza festa, perché quando uno è solidale, è gioioso e trasmette la gioia». Davvero, cari amici, la gioia del Signore sia ogni giorno la nostra forza.

Archivio

Vai