N. 15 2014 13 aprile 2014
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Apriamo le porte del cuore per vivere insieme la Settimana santa

Cari amici lettori, la sua più bella predica papa Francesco l’ha fatta venerdì 28 marzo...

Jean Vanier e l’Arca

La forza rivoluzionaria della debolezza

Jean Vanier, fondatore dell’Arca, ha incontrato Francesco, il Papa della tenerezza, a cinquant’anni dalla nascita della…

La canonizzazione dei due Papi

Santità è la gioia di fare il volere di Dio

Monsignor Slawomir Oder, postulatore della causa di canonizzazione di papa Wojtyla, racconta l'insegnamento di Karol il grande...

Monsignor Bregantini

«Sul calvario coi poveri di oggi»

Il vescovo che ha scritto le meditazioni della Via Crucis del Papa svela alcuni dei temi trattati: il femminicidio, la terra…

Le suore di Ebola

«Martiri della carità»

Oggi come 20 anni fa, l’Africa sta vivendo una terribile epidemia: un virus altamente contagioso che portò alla morte…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Apriamo le porte del cuore per vivere insieme la Settimana santa

Cari amici lettori, questo numero di Credere arriva nelle vostre mani alla vigilia della settimana santa. Vogliamo vivere insieme con voi questi prossimi giorni che sono il centro di tutto l’anno liturgico, i più importanti, perché in essi facciamo memoria della passione, della morte e della risurrezione del Signore. Per questo abbiamo intervistato monsignor Giancarlo Bregantini, chiamato dal Papa a proporre le sue meditazioni per la Via Crucis che si svolge al Colosseo il Venerdì santo. Il vescovo amico dei poveri ci svela in anteprima alcuni dei temi che proporrà: il femminicidio, la terra dei fuochi, il prestito di solidarietà ai più deboli.

Per vivere la settimana santa, accompagnando Gesù nella sua salita al Calvario, non basta infatti la commozione del cuore. Bisogna «imparare a uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che hanno più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto». Sono le parole usate da papa Francesco l’anno scorso, nella sua prima catechesi, dedicata alla settimana santa. Come ci ha poi abituati in seguito, anche allora Francesco è sceso nel concreto: «Qualcuno potrebbe dirmi: “Ma, padre, non ho tempo”, “ho tante cose da fare”, “è difficile”, “che cosa posso fare io con le mie poche forze, anche con il mio peccato”? Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una Messa domenicale distratta e non costante, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo questo coraggio di “uscire” per portare Cristo».

In questo numero vi proponiamo, parlando della settimana santa, sia la dimensione emotiva, con le bellissime immagini del fotografo Carlos Solito, ma anche cosa significa uscire fuori per portare Cristo, riconoscendolo sul volto dei più poveri e dei più deboli. Lo facciamo presentandovi Jean Vanier e la Comunità dell’arca da lui fondata, che accoglie disabili fisici e mentali. Scoprirete la forza rivoluzionaria della tenerezza. Sì, cari amici, è così: l’amore di Dio, che ha donato il proprio Figlio, ci ha redenti, l’amore ci fa passare dalla morte alla vita, dalla desolazione alla speranza della risurrezione. Come ci ricorda il Papa, «la settimana santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della nostra vita, delle nostre parrocchie, dei movimenti, delle associazioni, e “uscire” incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede». Auguro di cuore a tutti di vivere bene questi giorni santi.

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