N. 15 - 2019 14 aprile 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

«Guarda la croce di Cristo, aggrappati a lui, lasciati salvare»

Le riflessioni di papa Francesco nella Christus vivit possono aiutarci a meditare in questi giorni in cui ci apprestiamo…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

«Guarda la croce di Cristo, aggrappati a lui, lasciati salvare»

Le riflessioni di papa Francesco nella Christus vivit possono aiutarci a meditare in questi giorni in cui ci apprestiamo a vivere la Pasqua di passione, morte e risurrezione

 

Cari amici lettori, come già annunciato, questa settimana potrete acquistare con Credere l’esortazione apostolica Christus vivit, che riprende le tematiche dell’ultimo Sinodo dei giovani. In questo numero vi proponiamo un dibattito a caldo sul documento, avvenuto in redazione tra un prete che si occupa di ragazzi, don Sergio Massironi, e un giovane che ha partecipato al Sinodo, Gioele Anni.

In questo mio intervento introduttivo vi invito a leggere l’esortazione, facendone oggetto di meditazione già nei prossimi giorni, in vista della  Pasqua di passione, morte e risurrezione del Signore. Francesco, nel capitolo IV, presenta ai giovani e a ciascuno di noi il cuore della fede cristiana, sintetizzato in tre verità: Dio ti ama, Cristo ti salva, Egli vive! L’amore infinito del Padre si è manifestato pienamente in Cristo. Egli, scrive il Papa, «ha dato sé stesso fino alla fine per salvarti. Le sue braccia aperte sulla croce sono il segno più prezioso di un amico capace di arrivare fino all’estremo».

Contempliamo, allora, in questi giorni, la passione del Signore aiutati dalle parole di Francesco: «Quel Cristo che ci ha salvato sulla croce dai nostri peccati, con lo stesso potere del suo totale dono di sé continua a salvarci e redimerci oggi. Guarda la sua Croce, aggrappati a Lui, lasciati salvare, perché “coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento”». L’appello di Francesco si fa accorato: «Giovani amati dal Signore, quanto valete voi se siete stati redenti dal sangue prezioso di Cristo! Cari giovani... per favore, non lasciatevi comprare, non lasciatevi sedurre, non lasciatevi schiavizzare dalle colonizzazioni ideologiche che ci mettono strane idee in testa».

La croce è il segno supremo dell’amore di Dio in Cristo, ma c’è una terza verità: «Egli vive!». Cristo non è tanto un buon esempio del passato. Spiega invece il Papa: «Colui che ci colma della sua grazia, Colui che ci libera, Colui che ci trasforma, Colui che ci guarisce e ci conforta è qualcuno che vive. È Cristo risorto, pieno di vitalità soprannaturale, rivestito di luce infinita». Per vivere la Pasqua, cioè la passione, morte e risurrezione di Cristo, meditiamo allora su queste verità che Francesco ci richiama, per riprendere con coraggio il nostro cammino di impegno cristiano. Infatti, «se Cristo vive, questo è una garanzia che il bene può farsi strada nella nostra vita, e che le nostre fatiche serviranno a qualcosa. Allora possiamo smettere di lamentarci e guardare avanti».

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