Credere n.16 - 20/04/2014
Buona Pasqua! La speranza di Cristo risorto rinnovi la nostra vita
Cari amici lettori, buona Pasqua!
È risorto davvero?
Quando è morto veramente Gesù? Che cosa raccontano realmente i Vangeli? E perché le prime testimoni della tomba vuota…
Papa Francesco benedice la Croce Di Lampedusa
Costruita con i relitti delle barche dei migranti, ora girerà fra le parrocchie per portare un messaggio di solidarietà …
INSIEME di don Antonio Rizzolo
Buona Pasqua! La speranza di Cristo risorto rinnovi la nostra vita
Cari amici lettori, buona Pasqua! La gioia del Signore risorto ricolmi i nostri cuori e ci trasformi in messaggeri del Vangelo. Ma voi ci credete che Cristo è risorto dai morti e che noi stessi, nell’ultimo giorno, risorgeremo? Secondo un sondaggio di qualche anno fa, ci sono cristiani che lo ritengono impossibile. Ma già ai tempi di san Paolo alcuni non accettavano che i morti potessero risorgere. L’apostolo prese di petto il problema: «Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede». E concludeva: «Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti» (1Cor 15,13-14.20).
La Pasqua, dunque, cioè il passaggio di Cristo dalla morte alla vita, è davvero il cuore della nostra fede. Una Pasqua che è anche il nostro passaggio dalla morte del peccato alla vita nuova in Cristo, in attesa della risurrezione finale. Cristo, infatti, è stato il primo a vincere la morte (Paolo lo paragona ai primi frutti di stagione, le primizie che preannunciano il raccolto), ma anche noi, uniti a lui, risorgeremo per la vita eterna di comunione con Dio. Che Cristo sia risorto dai morti è una verità di fede, ma non vuol dire che sia assurda o illogica. Anzi, ci sono indizi che danno credibilità a questa verità . Ne parliamo in un articolo intitolato, un po’ a effetto, È davvero risorto? Nella catechesi a centro rivista presentiamo invece il significato teologico della Pasqua. Ma è in tutte le pagine di Credere che parliamo di risurrezione, raccontando come la forza della grazia, della vita nuova che ci ha donato Cristo risorto, trasformi tante persone e le renda testimoni della fede, dell’amore più forte della morte.
Come scrive papa Francesco nell’Evangelii gaudium, la risurrezione di Cristo «non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione». La risurrezione di Cristo «produce in ogni luogo germi di questo mondo nuovo; e anche se vengono tagliati, ritornano a spuntare, perché la risurrezione del Signore ha già penetrato la trama nascosta di questa storia, perché Gesù non è risuscitato invano». E conclude con l’invito: «Non rimaniamo al margine di questo cammino della speranza viva!». È anche il mio augurio per ciascuno di voi, cari amici. Che estendo in particolare a monsignor Giovanni D’Ercole, nostro collaboratore fin dalla prima ora, il quale è stato appena nominato vescovo di Ascoli Piceno. Buona Pasqua a tutti!