N. 17 - 2014 27 aprile 2014
Esclusivo

Paolo VI beato

Un'anteprima esclusiva di Credere: Paolo VI sarà beato. Vi anticipiamo la notizia, che verrà pubblicata sul prossimo numero…

INSIEME di don Antonio Rizzolo

O santi Giovanni e Giovanni Paolo, pregate il Signore per noi

Cari amici lettori, da domenica 27 aprile abbiamo due intercessori in più presso il Padre...

Giovanni Paolo II e la montagna

Santità, viene a sciare con me?

Nel 1984 il giovane maestro di sci e aspirante notaio Gianluca Rosa invita Giovanni Paolo II ad andare a sciare con lui sull’Adamello.…

Giovanni XXIII

Vi racconto mio zio Angelo, il Papa santo

Marco Roncalli, pronipote di Giovanni XXIII, racconta il Pontefice del Concilio da un punto di vista straordinario: la sua…

Don Giosy Cento

Una voce al servizio di Dio

Da quarant’anni il sacerdote scrive e interpreta canzoni «di evangelizzazione, riflessione e preghiera di strada». E…

Ite, Missa Est

Costanza Miriano: Quello che ci è chiesto

Negli ultimi mesi ho avuto il privilegio di lavorare a una serie di cinque puntate tv su Giovanni Paolo II, in particolare…

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Ite, Missa Est

Costanza Miriano: Quello che ci è chiesto

Illustrazione di Franco Bellardi

Illustrazione di Franco Bellardi

Costanza MirianoNegli ultimi mesi ho avuto il privilegio di lavorare a degli speciali per Rai due, una serie di cinque puntate su Giovanni Paolo II, in particolare sul suo rapporto con i giovani, e su Benedetto XVI e Francesco. A parte che ho dovuto lavorare sempre con il fazzoletto in mano, tanta è stata la commozione nel riascoltare le parole dei due predecessori dell’attuale Pontefice, non è che mi sentissi tanto in grado di spiegare qualcosa agli spettatori. Davanti a tali maestri ci si sente sempre e solo discepoli.

Posso però dire quello che ha colpito me: l’essenza della santità di Giovanni Paolo II è stata la gioia di essere sacerdote. Lo ha detto uno che se ne intende, il postulatore della sua causa di canonizzazione (che ha anche scritto un libro insieme al nostro Saverio Gaeta), Slawomir Oder. La gioia di essere pastore e padre, il coraggio di chiedere di più ai figli, con amore ma con fermezza, come fa un padre. Un padre che, da sacerdote, ci mette in comunicazione con il sacro, ci permette di entrare in rapporto con Dio.

Ma quello che più colpisce me, che sacerdote non sono (e non voglio essere!), è soprattutto l’aderenza gioiosa alla propria vocazione: stare con tutto se stessi nel posto in cui si è chiamati. Questa è la straordinaria gioia di essere cristiani.

Anche ripercorrendo la vita di Joseph Ratzinger mi sono ricordata che per ben due volte da cardinale disse di no a Wojtyla che lo voleva a Roma. Nessun avanzamento di carriera sembrava attrarlo quanto la fedeltà al suo posto (poi però l’insistenza del Papa ebbe la meglio).

Certo ci sono tanti spunti da approfondire nella vita del nostro amato nuovo santo, ma questo è quello che oggi parla di più al mio cuore. Essere quella che sono, moglie, mamma, e infine (molto infine) anche una che scrive, è l’unica via che mi è data per la santità. Il nostro posto, col nostro indirizzo preciso, con le persone che ci sono state date, con la chiamata alla quale abbiamo risposto. Questo ci è chiesto. Nulla di più ma anche nulla di meno.

di Costanza Miriano, giornalista e scrittrice. Tutti i libri di Costanza Miriano.

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