N. 17 - 2017 23 aprile 2017
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Rue Du Bac - Parigi

La Madonna della Medaglia miracolosa

Prima di Lourdes e La Salette, la Vergine appare in Francia nel 1830 alla novizia Caterina Labouré e le affida la diffusione della celebre Medaglia

La medaglia miracolosa

Usciti dalla fermata Sèvres-Babylon della Métro ci si trova nel pieno di una delle vie dello shopping più amate dai parigini della Rive Gauche: le vetrine dei centri commerciali della Grand Épicerie de Paris e di Bon Marché rapiscono lo sguardo del turista e a tutto fanno pensare, ma non che in una via a un’unica corsia poco distante sorga uno dei santuari mariani più importanti al mondo. Il santuario della Medaglia miracolosa, sito in Rue du Bac 140, si trova infatti quasi nascosto all’interno di una Casa di noviziato delle Figlie della carità.

Sono tanti i punti di collegamento tra Rue du Bac e Lourdes; tra questi, la chiamata da parte della Vergine di umili ragazze quasi analfabete, l’iniziale scetticismo dei sacerdoti rispetto al racconto delle veggenti, la ricerca del nascondimento in luoghi lontani da quelli delle apparizioni (Nevers per Bernadette, Reuilly per Caterina Labouré), il 1933 (anno dell’ascesa di Hitler al potere) che corrispose – per volere di Pio XI – alla proclamazione della santità di Bernadette e alla beatificazione di Caterina (che sarà poi dichiarata santa da Pio XII nel 1947), senza dimenticare l’Immacolata Concezione di Maria.

ANTICIPAZIONE DI LOURDES
I fatti legati alla Medaglia miracolosa anticipano di 28 anni Lourdes e di 16 anni La Salette; la Francia dell’epoca è una nazione in pieno positivismo ateo. La Vergine – in questo ideale cammino nelle terre della «Fille ainée de l’Eglise» (la figlia primogenita della Chiesa) – intende così richiamare alla fede e all’essenziale.

Caterina Zoe Labouré aveva 24 anni quando, nel 1830, entrò in noviziato a Parigi provenendo da un paesino vicino a Digione, in Borgogna. Le apparizioni di cui è stata protagonista sono avvenute all’interno della cappella dell’istituto che la ospitava e che ora è meta continua di pellegrini provenienti da tutto il mondo (tra le chiese di Parigi è il terzo luogo di fede più visitato dopo Notre Dame e il Sacré-Coeur a Montmartre).

LA PRIMA APPARIZIONE
Notte tra il 18 e il 19 luglio 1830: è in quelle ore che avviene la prima apparizione della Vergine a Caterina. Un bimbo vestito di bianco (era il suo angelo custode) la svegliò e la invitò a recarsi in cappella in quanto la Vergine la aspettava. Vestitasi velocemente, uscì dalla stanza e rimase colpita dal fatto che tutte le candele dei corridoi fossero accese; arrivata al portone della cappella, il bimbo appoggiò il dito all’uscio e subito le porte si aprirono. Giunta nel presbiterio, Caterina sentì un «fruscio come di vesti di seta»: era la Vergine che si stava sedendo sulla sedia del direttore spirituale utilizzata dallo stesso quando incontrava le novizie.

Non tutto il primo messaggio viene subito comunicato da Caterina; solo pochi mesi prima di morire ella disse come la Madonna l’avesse incaricata di una missione che, le aveva preannunciato, «sarà per te fonte di molte pene, ma le supererai con la grazia di Dio». Vi fu quindi un richiamo ai tempi «cattivi» che la Francia e il mondo avrebbero vissuto: «Molte disgrazie stanno per abbattersi sulla Francia… il mondo intero sarà sconvolto da ogni genere di mali… ma venite ai piedi di questo altare. Qui le grazie saranno sparse su tutte le persone che le chiederanno con fiducia. Saranno sparse sui grandi e sui piccoli».

LA SECONDA APPARIZIONE
Passarono quattro mesi tra la prima e la seconda apparizione. Caterina riferì come in un tardo pomeriggio la Vergine apparve «di una bellezza indescrivibile». Era vestita di una veste di colore bianco con un velo che le arrivava fino ai piedi che poggiavano su un mezzo globo. Le mani tenevano sollevato un globo più piccolo, d’oro, sormontato da una croce anch’essa d’oro. La Vergine le disse: «Questo globo che vedi rappresenta il mondo intero e ogni persona in particolare».

Nella continuazione dell’apparizione le dita della Madonna si riempirono di anelli ornati di pietre preziose da cui partivano raggi di luce. Una voce interiore disse a Caterina: «I raggi sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le chiedono». Intorno alla Vergine si formò un quadro ovale nel quale si poteva leggere a lettere d’oro: «O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Voi». Un’anticipazione del dogma dell’Immacolata Concezione che Pio IX proclamò 24 anni dopo (1854), quattro anni dopo quell’«io sono l’Immacolata Concezione» pronunciato dalla Vergine a Bernadette. Nella continuazione dell’apparizione Caterina vide il retro dell’ovale, ossia il monogramma di Maria sormontato da una croce e in basso due cuori: quello di Gesù coronato di spine e quello di Maria trafitto da una spada.

MARIA AFFIDA LA MEDAGLIA
La veggente sentì una voce: «Fa’ coniare una medaglia su questo modello. Tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie. Le grazie saranno ancora più grandi per coloro che la porteranno con fiducia». Caterina riferì la richiesta della Vergine al suo confessore, il quale accolse con scetticismo quanto la novizia gli riferiva.

A distanza di un mese, a dicembre, la Vergine apparve di nuovo a Caterina e si lamentò per il mancato conio della medaglia. Il confessore padre Aladel si convinse che quella «signora» era la Vergine e chiese all’arcivescovo di Parigi il permesso per coniare la medaglia. L’autorizzazione arrivò nell’ottobre 1831 e le prime medaglie furono pronte nel giugno del 1832. Anche papa Gregorio XVI diede il suo placet nel 1846 e subito si registrarono miracoli e grazie ottenute tramite quella Medaglia.

Per tutta la vita Caterina visse nel più completo nascondimento. Nessuno seppe mai chi fosse la suora cui la Vergine aveva affidato la celebre Medaglia. Proseguì la propria vocazione religiosa lavorando in un ospizio per poveri vecchi con l’incarico di accudire la cucina, la stalla e la portineria. Solo alla morte – avvenuta nel 1876 – venne svelata la sua identità quale veggente della Medaglia miracolosa.

GRAZIE IN TUTTO IL MONDO
Oggi sono miliardi gli esemplari della Medaglia che hanno raggiunto i quattro angoli del mondo. Giovanni Paolo II si recò pellegrino presso questo santuario il 31 maggio 1980 e in quell’occasione disse: «In questo luogo benedetto desidero oggi ripetere la fiducia, il profondo attaccamento di cui tu mi hai fatto la grazia. Totus tuus. Io vengo pellegrino dopo tutti quelli che sono venuti in questa cappella da più di centocinquant’anni, come tutto il popolo cristiano che qui si reca ogni giorno pellegrino per dirti la sua gioia, la sua fiducia, la sua supplica».

TANTI MIRACOLI E LA CONVERSIONE DI RATISBONNE
Tra le prime grazie attribuite alla Medaglia miracolosa vi sono numerose guarigioni di ammalati di colera ai quali le suore Figlie della carità di san Vincenzo de’ Paoli, consorelle di santa Caterina Labouré, donavano copie della medaglia durante l’epidemia del 1832. Tra i casi più conosciuti di grazie si ricorda invece la conversione dell’ebreo non credente Alfonso Ratisbonne avvenuta nel 1842 a Roma nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, da allora chiamata anche chiesa della Madonna del miracolo. Un amico gli chiese di accettare la Medaglia nella quale riponeva tanta fiducia. Poi tutto fece la Vergine apparsa ad Alfonso. Ratisbonne non solo si convertì, ma divenne sacerdote e grande apostolo della Medaglia miracolosa, contribuendo alla sua diffusione nel mondo. Nel 1848 si recò a Parigi desideroso di conoscere Caterina. Arrivò anche a Reuilly, ma né Caterina (che era la portinaia) né la superiora gli dissero chi fosse la veggente. Ratisbonne ripartì deluso, ma disse che «chi ha visto la Madonna dev’essere certamente quella portinaia».

ORGANIZZARE LA VISITA
Il santuario di Nostra Signora della Medaglia miracolosa si trova in Rue du Bac 140 (Métro 10 e 12 fermata Sèvres-Babylon). Non vi è spazio per il parcheggio dei bus (la via è alquanto stretta).

ORARI E CELEBRAZIONI
Gli orari di apertura: 7.45-13 e 14.30-19. Nei festivi: 8.15-12.30 e 14.30-19. Il martedì apertura continua: 7.45-19. Per chi intende organizzare un pellegrinaggio di gruppo, è bene contattare per tempo la segreteria via email: medaille.miraculeuse@wanadoo.fr o al telefono: 0033-1-547884. La celebrazione della Messa (se nel gruppo c’è un sacerdote) è possibile a questi orari: in settimana: 8.35; 9.35; 11.35; 14.35 e 16.45. Il sabato 8.35; 9.35; 11.35 e 14.35. La domenica 14.35 e 16.45. Orari delle celebrazioni ufficiali in francese: in settimana 8; 10.30; 12.30 (martedì anche 15.30 e 17.15). La domenica 8; 10 e 11.15 (la prefestiva è sabato alle 17.15). Il santuario non prevede possibilità di ristorazione e alloggio in loco, ma si trova in una delle zone più ricche di brasserie e alberghi della capitale francese.

Testo di Edoardo Caprino

LA PROSSIMA SETTIMANA IL LIBRO SULLE APPARIZIONI DI RUE DU BAC
Per saperne di più sulle apparizioni della Vergine a santa Caterina Labouré e sulla storia della Medaglia miracolosa, non perdere la terza uscita della collana Ave Maria. I dieci volumi, scritti dal caporedattore di Credere Saverio Gaeta, ripercorrono le apparizioni e le manifestazioni della Madonna più importanti e venerate dai fedeli, tra le quali Fatima, La Salette, Siracusa, Medjugorje e Kibeho. Di ogni avvenimento l’autore racconta la storia e la profezia dei messaggi della Vergine.

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