N. 17 - 2019 28 aprile 2019
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Ite, missa est di Chiara Amirante

La salvezza? È Dio che ha rischiato nel dirti: «ti amo»

Dio crede in quell’angelo in noi che ha bisogno di liberarsi, di volare, di innalzarsi da queste mura

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Ite, missa est di Chiara Amirante

La salvezza? È Dio che ha rischiato nel dirti: «ti amo»

Dio crede in quell’angelo in noi che ha bisogno di liberarsi, di volare, di innalzarsi da queste mura

 Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Oggi vi porto questa bellissima notizia: Cristo è risorto e noi siamo risorti con lui! Ma come ha realizzato questa salvezza? Assumendo su di sé fino a morire il nostro peccato, la nostra povertà. Vuoi accogliere la salvezza nella tua vita? Vuoi accogliere la gloria nella tua vita? Accogli il grido dell’ultimo, accogli il grido del debole, accogli il grido del povero, perché è lui che mette a nudo la tua povertà.

Noi abbiamo paura della debolezza. Vogliamo la squadra vincente, la comunità vincente, il leader vincente. Molti avevano seguito Gesù perché era il Messia, colui che li doveva salvare, colui che faceva miracoli, prodigi. Lo seguivano le folle. Era il vincitore. Tutti noi abbiamo bisogno di sentirci vincitori, di sentirci forti perché ci fa paura la debolezza.

Tutta la storia della salvezza è la storia dell’Onnipotente che scende nella fragilità, nella piccolezza, nella vulnerabilità per rivestirci di forza. E allora il fallimento non ci fa più paura, perché l’Onnipotente lo ha scelto.

Non mi fa più paura la mia debolezza, perché Dio ha scelto ciò che è debole per confondere i forti. Non mi fa più paura la stoltezza, perché Dio ha scelto ciò che è stolto per confondere i sapienti. Non mi fa più paura la miseria che c’è in me, perché Dio ha scelto ciò che è niente. Dio ti ha scelto.

Dio crede in quell’angelo purissimo che ha visto nel tuo cuore. Crede in quell’angelo che ha bisogno di liberarsi, di volare, di innalzarsi da queste mura che la nostra superbia ha posto fra noi e il nostro cuore, fra noi e gli altri, fra noi e Dio. È Pasqua - e ogni giorno è Pasqua - se farai risplendere quel diamante stupendo nascosto nel tuo cuoricino, se permetti che la luce del Risorto lo raggiunga perché brilli e tu possa scoprire che sei un prodigio.

Dio ha accettato di fare sua questa vulnerabilità, ha accettato di aprirci il suo cuore. Ha rischiato con te nel dirti: «Ti amo!». Ha rischiato il nostro no ma è lì che aspetta il nostro sì.

Solo così è vera Pasqua!
   

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

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