N. 17 - 2019 28 aprile 2019
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Roma

Sui passi di Pietro e Paolo

Alla scoperta dei luoghi dove vissero il primo pontefice e l’apostolo delle genti. Qui ci sono le radici del cristianesimo…

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Roma

Sui passi di Pietro e Paolo

Alla scoperta dei luoghi dove vissero il primo pontefice e l’apostolo delle genti. Qui ci sono le radici del cristianesimo e qui capiamo perché ancora oggi il Papa risiede nella “Città eterna

 Una veduta del Foro romano

È un invito a guardare con occhi diversi le antiche pietre. E a cercare sotto gli strati di storia le tracce dei primi cristiani. «Lo sappiamo veramente perché il Papa sta a Roma?»: da questa domanda il giornalista Alessandro Sortino è partito per andare a ritrovare, tra le strade della città di oggi, le orme di san Pietro, quelle di san Paolo e delle comunità dei cristiani che li avevano preceduti e poi accolti. Roma era la capitale di un «impero globalizzato: era come la Washington di oggi, la Palestina l’attuale Medioriente», dice Sortino, che ha lavorato a un suggestivo viaggio in due puntate, proposto su Tv2000 (il 27 aprile e il 4 maggio). Uno spunto per tracciare un originale pellegrinaggio tra le chiese e i siti archeologici della Capitale.

A OSTIA LA SINAGOGA PIÙ ANTICA
La prima tappa la consiglia lo storico latino Svetonio, che racconta di alcuni ebrei espulsi da Roma a causa di un certo Cristo. «Sarebbe allora il caso di andare alla sinagoga di Ostia, la più antica d’Europa, risalente al primo secolo, dove probabilmente si riunivano anche quegli ebrei provenienti da Gerusalemme, che si erano convertiti». Anche gli Atti degli Apostoli raccontano di altri due cittadini convertiti costretti a lasciare la città, che si trasferiranno a Corinto, poi a Efeso e quindi torneranno a Roma. Sono piccoli imprenditori, Aquila e Priscilla, che accoglieranno Paolo nella loro domus (casa) sull’Aventino. «Paolo li cita nella sua lettera ai Romani. E ci dice che nella loro casa i cristiani mangiavano insieme, spezzavano il pane, leggevano le sue lettere… insomma era una piccola chiesa domestica». I resti di un’antica domus sotto la chiesa di Santa Prisca, che in un’antica memoria porta il titolo Aquilae, fa pensare che fosse questa la casa che accolse la primissima comunità cristiana.

PAOLO AGLI ARRESTI DOMICILIARI
Paolo arriva a Roma in catene, prigioniero dei romani. Dopo un viaggio tempestoso, sbarcato a Pozzuoli, come raccontano ancora gli Atti degli Apostoli, percorrerà l’antica via Appia, sostando in un “autogrill” ante litteram, vicino Latina.

«Da Roma, i fratelli che avevano sentito parlare di noi, ci vennero incontro fino al Foro Appio e alle Tre Taberne; Paolo nel vederli rese grazie a Dio e prese coraggio», scrive Luca, il discepolo che lo accompagna, autore degli Atti. «Interessantissimo lo scavo a Tres Tabernae, con delle piccole terme, un’osteria, una zona di parcheggio per i carri…», dice Sortino. Arrivato a Roma, costretto agli arresti domiciliari, Paolo alloggerà tra piazza Argentina, l’attuale ghetto e Trastevere, zona di commercianti, dove risiedevano gli ebrei.

In via San Paolo alla Regola, sotto la chiesa omonima, c’è una cappella che dovrebbe corrispondere al magazzino dove Paolo lavorava le pelli di animali che arrivano dal vicino fiume Tevere. Una lapide in latino dice: «Qui Paolo abitò e insegnò il Vangelo» e un mosaico di fine Ottocento mostra l’apostolo incatenato, mentre una guardia lo sorveglia. Nella centralissima via del Corso, che un tempo era l’inizio della via Flaminia, la chiesa di Santa Maria in via Lata, secondo la tradizione, è stata costruita sopra un’altra domus dove Paolo soggiornò, ospite di san Marziale. «Probabilmente lì ha vissuto anche san Luca, suo assistente, come testimonia l’icona del volto della Madonna, Maria advocata, che è una copia delle sette dipinte dall’evangelista».

Dopo due anni di prigionia non si sa cosa sia successo all’apostolo. Di fatto la tradizione – poco attendibile secondo gli storici  – lo vuole imprigionato con Pietro al carcere Mamertino, alle spalle del Campidoglio. Abbastanza sicuro invece che sia stato portato in catene nella zona dell’attuale via Laurentina, detta delle Acque Salvie, prima detenuto e poi decapitato. Secondo la tradizione, la testa sarebbe rimbalzata tre volte, facendo scaturire tre fonti, oggi ricordate da tre cappelle nella chiesa del Martirio di San Paolo, all’interno del complesso abbaziale delle Tre Fontane. Poco lontano, sulla tomba dell’Apostolo delle genti, è sorta l’imponente basilica di San Paolo Fuori le Mura.

PIETRO, IL PRIMO PAPA
Se di Paolo sappiamo tanto, attraverso le sue lettere e gli Atti, meno notizie abbiamo del primo Papa. La tradizione vuole che il senatore Pudente, con le sue due figlie Pudenziana e Prassede – ritratte in un mosaico mentre lavano i corpi dei martiri e ne raccolgono il sangue – sarebbe stato convertito da Pietro, che avrebbe dimorato sette anni nell’abitazione dell’amico. In via Urbana, sotto la chiesa di Santa Pudenziana, che viene considerata la più antica chiesa della Capitale, c’è una casa risalente al primo secolo, dove probabilmente Pietro visse. Del primo Papa pescatore, «che probabilmente battezzò lungo le sponde del Tevere, come faceva Giovanni il Battista nel Giordano», sappiamo che era accompagnato da san Marco, la casa del quale è sotto la basilica omonima su piazza Venezia.

Anche di Pietro si ritrovano le tracce nel carcere Mamertino: un sasso dove avrebbe battuto la testa e soprattutto un affresco commovente, che lo mostra anziano, sorridente, abbracciato da Gesù. La sua morte, voluta da Nerone, avverrà nel circo dell’imperatore, che si trovava tra piazza san Pietro e la zona interna a Città del Vaticano. Il primo Pontefice sarebbe stato crocifisso all’ombra dell’obelisco che oggi è al centro della piazza San Pietro circondata dal colonnato del Bernini. Nel luogo dove poi sarebbe sorta la basilica dedicata al pescatore di Palestina.
   

ORGANIZZARE LA VISITA
Alcuni dei luoghi descritti in questo itinerario hanno orari d’accesso limitato o su richiesta. Si consiglia quindi di verificare le modalità della visita sui relativi siti: www.santaprisca.it; www.cryptavialata.it; http://tullianum.org (Carcere Mamertino); www.abbaziatrefontane.it; www.basilicasanpaolo.org; www.stpudenziana.org; www.sanmarcoevangelista.it; www.vatican.va/various/basiliche/san_pietro/it/basilica/orari.htm (basilica di San Pietro).
   

Testo di Vittoria Prisciandaro

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