Nomadelfia e Loppiano, un doppio invito a fare dell’amore il nostro stile di vita
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Nomadelfia e Loppiano, un doppio invito a fare dell’amore il nostro stile di vita
La prossima visita di papa Francesco nelle comunità fondate da don Zeno Saltini e da Chiara Lubich ci può aiutare a riscoprire il senso della nostra fede cristiana, per viverla nel quotidiano
Cari amici lettori, il prossimo 10 maggio papa Francesco andrà in visita a Nomadelfia (Grosseto), sede della comunità fondata da don Zeno Saltini, dove la fraternità è legge (questo significa “Nomadelfia”), e a Loppiano (Firenze), la prima cittadella internazionale del Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. La scelta del Papa è in continuità con quella del mese scorso nei luoghi di don Tonino Bello e con le visite dello scorso anno presso le tombe di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani. Realtà ed esperienze ecclesiali diverse ma legate da un filo rosso. Non tanto quello delle incomprensioni del passato, ma quello del Vangelo.
Limitandoci a Nomadelfia e a Loppiano, si tratta di due mondi diversi, sia nei numeri sia nello stile di vita. Ma sia i “figli” di don Zeno che i Focolarini di Chiara Lubich hanno voluto e intendono vivere il Vangelo fino in fondo, cioè l’amore, la fraternità, la comunione che Cristo ci ha donato.
All’annuncio della visita, i nomadelfi hanno espresso la loro profonda gratitudine al Papa. A 29 anni dalla storica visita di Giovanni Paolo II, sentono che Francesco, scrivono in una nota, «verrà a trovarci per portarci nuovamente l’abbraccio della Chiesa». Il senso evangelico della fondazione di don Zeno viene spiegato, nella stessa nota, rievocando l’origine di Nomadelfia, il 14 febbraio 1948, nell’ex campo di concentramento di Fossoli: «L’amore cristiano», scrivono, «trasformava un campo di morte in un luogo di vita e di speranza. L’obiettivo era la creazione di una società alternativa, ripartendo dall’esempio delle prime comunità cristiane».
Di altro genere è la fondazione, nel 1964, della cittadella di Loppiano, che oggi conta circa 850 abitanti, in prevalenza giovani, un po’ meno della metà dei quali vi permane da 6 a 18 mesi per studiare. Significativo è l’intento che Chiara Lubich ha voluto dare alla fondazione, la prima di altre 25: «Loppiano sta a dire a chi la visita come sarebbe il mondo se tutti vivessero il Vangelo e in particolare il comandamento dell’amore scambievole». Lo ha confermato l’attuale presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, nell’esprimere la gioia per la visita di Francesco: «È una spinta a intensificare l’impegno a vivere l’amore e l’unità radicati nel Vangelo».
L’esempio di Nomadelfia e di Loppiano, al di là della loro singolarità, è valido per ciascuno di noi. È un invito a vivere fino in fondo il Vangelo nella quotidianità, in famiglia, in comunità, nei luoghi di lavoro. Un Vangelo che è accogliere Gesù Cristo nella nostra vita e fare dell’amore il nostro stile di vita.