N. 19 11 agosto 2013
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il parroco, don Andrea Vena, guida la parrocchia di Bibione dal 2003

UNA PARROCCHIA APERTA AI TURISTI - Don Andrea Vena guida la parrocchia di Bibione (foto Rossetti).

Il tempo delle vacanze giunge sempre gradito. Sempre propizio per alimentare la propria anima con qualcosa di bello. Lo spirito, quello, non va mai in vacanza.

A volte sono le stesse realtà ecclesiali a fornire valide occasioni di nutrimento interiore. È il caso di Bibione, nota cittadina turistica alle estreme propaggini settentrionali del Veneto, che in estate centuplica le sue presenze in città – dalle 2.500 anime dell’inverno alle oltre 200mila dell’estate – grazie alle tante famiglie, che la preferiscono per merito di alcune indovinate scelte dell’amministrazione comunale. Come quella di imporre l’orario di chiusura dei locali pubblici alle ore 23 per permettere il riposo dei villeggianti.

Per chi ha deciso di giocarsi a Bibione la propria estate, le occasioni di nutrirsi spiritualmente non mancano. La parrocchia della cittadina turistica appoggiata sulle rive del Tagliamento ha, infatti, un calendario di eventi per tutta l’estate di primissimo piano. «Molti mi dicono che ogni anno tornano qui grazie alle possibilità di formazione spirituale e culturale che offriamo loro», confida don Andrea Vena, il 45enne parroco, che incontriamo nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Assunta. Da maggio a settembre il sacerdote offre un’animazione culturale e spirituale che va da rappresentazioni teatrali o concerti con il nuovo organo da 2.620 canne recentemente donato da un benefattore (il lunedì), ai concerti d’organo con maestri di valore internazionale (il martedì); il mercoledì sono programmati vari eventi culturali, soprattutto presentazioni di libri con gli autori e colloqui sull’attualità con personaggi famosi. Il giovedì la “notte bianca”, con la lectio divina di don Andrea sul Vangelo della domenica successiva e, a seguire, adorazione eucaristica notturna con possibilità di confessarsi; il venerdì spazio ai convegni, agli approfondimenti o alle corali. Il pienone, ogni giorno, è assicurato. Negli spazi della parrocchia, oltre al teatro dove si svolgono le presentazioni dei libri, c’è anche una piccola libreria religiosa, che offre molti testi suggeriti durante le sue omelie da don Vena, che evidentemente crede nei mezzi di comunicazione sociale.

«Chi governa il turismo a Bibione riconosce la qualità della nostra proposta, tanto che gli appuntamenti che organizziamo sono inseriti nei programmi ufficiali dell’ente turistico», confida. Il calendario delle manifestazioni è incentrato intorno alla settimana clou, dedicata alla festa del quotidiano Avvenire e del settimanale diocesano Il Popolo, che quest’anno si è svolta dal 14 al 21 luglio. Tra gli invitati che ha ospitato la parrocchia, quest’anno si annoverano il nostro direttore di Credere, don Antonio Rizzolo, il frate tenore Alessandro Brustenghi e il cardinale Dionigi Tettamanzi. Per gestire le tante attività, don Andrea è aiutato da una quarantina di volontari di tutte le età. L’organizzazione degli eventi richiede una programmazione fatta con grande anticipo. «Leggo molto, mi tengo aggiornato sulle novità librarie presso le case editrici, quando posso giro l’Italia a caccia di idee», rivela.

Don Vena porta avanti anche le attività tradizionali della parrocchia, come l’oratorio estivo per i sessanta figli, piccoli e grandi, degli operatori turistici del posto, che, naturalmente, apprezzano molto il servizio. Ci sono poi le frequentatissime Messe domenicali in diverse lingue, anche dell’Est Europa, celebrate nelle cappelle della parrocchia lungo tutto il litorale bibionese da giovani preti dell’Est che, studenti a Roma e Venezia, vengono a passare qui il loro tempo estivo per dare una mano a don Andrea. Questi ha anche ideato un foglietto della liturgia domenicale dove, oltre alle preghiere dei fedeli preparate da lui adattandole alle circostanze, indica i canti della liturgia, spiegando i motivi della scelta. «Mi è sembrata un’idea originale per fare una piccola formazione liturgica domenicale al popolo di Dio».

Da dove prende l’energia il giovane parroco? «Spesso al sorgere del giorno mi faccio lunghe passeggiate lungo la spiaggia per ritemprare l’anima e trovare contatto con Dio», rivela mentre ci mostra i locali della parrocchia.

Quest’ultima ha anche vissuto una piccola grazia. La notte del 15 agosto 2009, a causa dell’autocombustione dei lumini, è bruciata parte del presbiterio. La statua lignea della Vergine Assunta, patrona della parrocchia, è rimasta miracolosamente illesa e si può ora contemplare in una cappellina laterale della chiesa. Un altro segno di benevolenza di Maria su una comunità cristiana che sa accogliere degnamente i “fratelli turisti” che vengono da lontano.

Testo di Stefano Stimamiglio
Foto di Attilio Rossetti

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