Speranza nel futuro da vivere come impegno nel tempo presente
La festa del Battesimo di Gesù ci ricorda il senso della speranza cristiana: il figlio di Dio si è immerso nella nostra realtà…
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INSIEME di don Antonio Rizzolo
Speranza nel futuro da vivere come impegno nel tempo presente
La festa del Battesimo di Gesù ci ricorda il senso della speranza cristiana: il figlio di Dio si è immerso nella nostra realtà perché viviamo insieme il cammino della salvezza
Cari amici lettori, il nuovo anno è appena iniziato, e come sempre parte carico di attese e speranze. Ho scoperto poche settimane fa dal superiore generale della mia congregazione, brasiliano, che nella sua lingua non c’è distinzione tra sperare e attendere. E in effetti la speranza ci proietta verso il futuro, ci pone in un atteggiamento di attesa per qualcosa di buono e di bello che verrà. Potrebbe essere l’autobus per andare a trovare un amico. Ma, in senso forte, la speranza cristiana ci fa attendere il sommo bene, la vera bellezza, cioè Dio stesso, la comunione con lui. In altre parole, la nostra è speranza di salvezza, di gioia, di felicità eterna. È attesa del paradiso. Non si tratta, però, di astrarsi dal presente, dal mondo, dall’impegno e dalle fatiche quotidiane. Tutt’altro. È trovare un senso nell’oggi, continuando a lottare senza scoraggiarsi, fiduciosi che Dio rimane fedele. Questa speranza, scriveva san Paolo ai Romani, «non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (5,5).
La festa del battesimo del Signore che celebriamo questa domenica ci apre le porte della speranza. Infatti, siamo certi della fedeltà di Dio Padre proprio grazie al dono del suo Figlio, Gesù Cristo, che si è fatto davvero uno di noi, si è “immerso” nella nostra vita (battesimo significa immersione), si è fatto compagno di noi peccatori, ci ha manifestato l’amore di Dio. Che è lo stesso Spirito Santo apparso in forma di colomba e che Cristo effonderà dalla croce, segno estremo del suo amore. La speranza cristiana, dunque, è collegata alla fedeltà di Dio e al suo amore verso ciascuno di noi. E ci spinge alla fiducia, all’impegno, al coraggio nella vita di ogni giorno.
C’è una bella frase del filosofo Gabriel Marcel che esprime il senso autentico della speranza: «Io spero in te per noi». Significa che io decido liberamente di legarmi a te perché sono convinto che insieme potremo vivere qualcosa di bello e di grande. Questo è l’atteggiamento di Dio nei nostri confronti: spera in me, in ciascuno di noi, perché io viva, perché viviamo insieme con lui l’avventura cristiana e giungiamo alla vera felicità. Dunque, non siamo soli e abbandonati, Dio si fida e si affida a noi. E noi possiamo fidarci e affidarci a lui. Come Dio spera in noi, così anche noi siamo invitati a sperare negli altri, nei diversi tu che costituiscono il resto dell’umanità, per costruire insieme un futuro migliore impegnandosi per esso nella vita quotidiana. Come ci ha ricordato il Papa nell’ultima udienza del 2016, preghiamo allora, sull’esempio di Abramo, perché Dio ci aiuti a continuare a sperare.