N. 20 - 2019 19 maggio 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

L’impegno di tutti perché nella Chiesa sia contrastata ogni forma di abuso

Il Papa ha promulgato un documento sotto forma di motu proprio dove indica le linee da seguire per contrastare questi crimini…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

L’impegno di tutti perché nella Chiesa sia contrastata ogni forma di abuso

Il Papa ha promulgato un documento sotto forma di motu proprio dove indica le linee da seguire per contrastare questi crimini che tanto male fanno alle persone più fragili e all’annuncio del Vangelo

 

Cari amici lettori, nei giorni scorsi papa Francesco ha firmato una lettera apostolica dove indica le linee da seguire per contrastare gli abusi sessuali sui minori e sulle persone vulnerabili. Il titolo del documento è Vos estis lux mundi, «voi siete la luce del mondo», e ha come obiettivo che «tali fenomeni, in tutte le loro forme, non avvengano più». Per raggiungerlo è necessaria «una conversione continua e profonda dei cuori, attestata da azioni concrete ed efficaci che coinvolgano tutti nella Chiesa, così che la santità personale e l’impegno morale possano concorrere a promuovere la piena credibilità dell’annuncio evangelico e l’efficacia della missione della Chiesa».

Il Papa chiede che tutte le realtà ecclesiali, a partire dalle Conferenze episcopali fino alle singole diocesi, stabiliscano «uno o più sistemi stabili e facilmente accessibili al pubblico per presentare segnalazioni, anche attraverso l’istituzione di un apposito ufficio ecclesiastico», in modo da garantire «sicurezza, l’integrità e la riservatezza». La segnalazione all’autorità ecclesiastica è adesso obbligatoria. Nello stesso tempo si chiede di rispettare le leggi esistenti nei diversi Stati circa l’obbligo di denuncia alle autorità civili competenti. Francesco si sofferma anche sulle vittime e chiede alle autorità ecclesiastiche di impegnarsi «affinché coloro che affermano di essere stati offesi, insieme con le loro famiglie, siano trattati con dignità e rispetto», e si offrano loro, «a) accoglienza, ascolto e accompagnamento, anche tramite specifici servizi;  b) assistenza spirituale; c) assistenza medica, terapeutica e psicologica, a seconda del caso specifico».

Un altro aspetto significativo da ricordare del documento di Francesco è che non riguarda solo i minori, ma tutte le persone vulnerabili, cioè chiunque sia «in stato d’infermità, di deficienza fisica o psichica, o di privazione della libertà personale che di fatto, anche occasionalmente, ne limiti la capacità di intendere o di volere o comunque di resistere all’offesa». Viene anche specificato che le sanzioni riguardano anche le varie forme di copertura, cioè «azioni od omissioni dirette a interferire o ad eludere le indagini civili o le indagini canoniche, amministrative o penali». L’augurio è che queste norme, che entrano formalmente in vigore dal 1° giugno, possano aiutare tutta la Chiesa nella lotta contro ogni forma di abuso, nella tutela di chi ne è stato vittima e nel rinnovamento della fede e della testimonianza evangelica.

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