Preghiamo per papa Francesco pellegrino di unità e di pace
Cari amici lettori, in questo numero vogliamo accompagnare con la preghiera il viaggio di papa Francesco in Terra Santa...
Credere n.21 - 25/05/2014
I Promossi e i Bocciati
Lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati va controcorrente e propone L’Elogio del ripetente. Sarà al Festival Biblico…
Madre Speranza una vita donata all’amore di Gesù
Sabato prossimo, 31 maggio, viene beatificata la suora con le stimmate che fondò il santuario di Collevalenza...
La suora che mi salvò la vita
Antonio Giuseppe Malafarina, da anni paralizzato completamente, Rischiò di essere trafitto da schegge appuntite...
Da che cosa nasce la dignità delle donne?
Al Salone del libro di Torino sono venute ad ascoltarmi, sul tema «Contro l’ideologia del gender», delle contestatrici…
Ite, Missa est
Da che cosa nasce la dignità delle donne?
Illustrazione di Franco Bellardi
Al Salone del libro di Torino sono venute ad ascoltarmi, sul tema «Contro l’ideologia del gender», delle contestatrici con striscioni che riportavano alcune frasi del mio libro da loro ritenute offensive per la dignità delle donne. Sono passati un po’ di giorni, ma magari è ancora utile ragionare su questa cosa. Ho provato a farlo con loro, non so se sia arrivata una piccola parte di quello che volevo dire.
Le frasi incriminate erano inviti alle mie amiche perché si sforzassero di capire il punto di vista dell’uomo, perché adottassero nei suoi confronti un pregiudizio positivo. Se noi donne, invece che prenderci un uomo che ci va abbastanza bene con la speranza di migliorarlo (siamo le presidentesse del comitato per il miglioramento dell’umanità ), entriamo nell’ordine di idee che lui è un nostro alleato, e che è una cosa buona che ci sia accanto, e che quello che fa per noi è sempre buono fino a prova contraria, non significa che perdiamo la nostra dignità o che ci sminuiamo, ma solo che usciamo dal terreno di scontro, e che cominciamo a giocare nella stessa squadra con lui.
Purtroppo ci sono donne talmente dure e conflittuali, talmente attente a misurare quello che ricevono, talmente poco allenate a tradurre i gesti maschili (siamo molto diversi, maschi e femmine, e anche il nostro modo di manifestare amore lo è), che stanno armate fino ai denti dalla mattina alla sera, e che recepiscono un invito alla dolcezza come debolezza, quando al contrario, se mai, si tratta di forza (o meglio di solidità , perché a me non piace mai parlare di forza quando penso ai rapporti fra uomini e donne).
Solo una donna solida è capace di non pretendere ma di accogliere quello che le viene regalato, e la sua solidità si fonda su una roccia incrollabile; le donne che sono capaci di non fare le femminucce lamentose o le virago rivendicatrici sono donne che hanno incontrato e sposato nel loro cuore il più bello, il più soddisfacente, il più compiuto, il più figo di tutti gli uomini: Gesù Cristo.
di Costanza Miriano, giornalista e scrittrice
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