N. 23 - 2018 10 giugno 2018
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Per essere cristiani bisogna dare il meglio di sé nella vita, come avviene nello sport

Presentando il nuovo documento del dicastero per i laici, la famiglia e la vita, Papa Francesco ha messo in relazione l’impegno…

José Tolentino Mendonça

Quella sete che spinge a cercare Dio ogni giorno

Negli esercizi spirituali che ha predicato al Papa, il sacerdote portoghese ha riflettuto sull’importanza del “desiderio”,…

Vanessa Guido

Nostra figlia ci ha preso per mano e condotti a Dio

Dopo la sua morte, a 20 anni, per leucemia, i genitori scoprono che Vanessa aveva scelto di aiutare altre persone, spinta…

Claudio Pallottini

La sconfitta aiuta a crescere

Alla vigilia dei Mondiali di calcio parliamo di educazione e sport con l’autore di Fair play, storia di un giocatore che…

Camposanto Monumentale di Pisa

Una predica per immagini sul destino dell’uomo

Dopo il restauro, torna completamente visibile il ciclo medievale di affreschi dedicati al Trionfo della morte e al Giudizio…

Ite, missa est di Enzo Romeo

A questa Italia stanca serve la “vitamina c” per una nuova politica

Arrabbiati, sfiduciati, disillusi: gli italiani si trovano forse al massimo grado di disaffezione dalla politica. urge una…

Per una lettura completa...

INSIEME di don Antonio Rizzolo

Per essere cristiani bisogna dare il meglio di sé nella vita, come avviene nello sport

Presentando il nuovo documento del dicastero per i laici, la famiglia e la vita, Papa Francesco ha messo in relazione l’impegno degli atleti con il nostro cammino verso la santità

 

Cari amici lettori, stanno per iniziare in Russia i Mondiali di calcio. L’Italia non si è qualificata, ma tanti italiani seguiranno in televisione questo grande evento sportivo. Non mancano, infatti, nel nostro Paese gli appassionati di calcio e di tanti altri sport. E a proposito di sport, quello vero, praticato e non solo visto in tv, nei giorni scorsi è uscito un importante documento, a cura del Dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita, intitolato Dare il meglio di sé.

Ma cosa c’entra la fede cristiana con lo sport? Una risposta l’ha data papa Francesco: «La Chiesa si interessa di sport perché le sta a cuore l’uomo, tutto l’uomo, e riconosce che l’attività sportiva incide sulla formazione della persona, sulle relazioni, sulla spiritualità». Lo stesso documento così afferma: «La Chiesa non si limita a incoraggiare una qualificata pratica sportiva, ma vuole essere “dentro” lo sport, considerato come un moderno Cortile dei Gentili e un areopago dove annunciare il Vangelo». Anche san Paolo usa più volte nelle sue lettere metafore sportive. Tanto che un mio confratello lo sta proponendo come patrono degli sportivi. Nella prima lettera ai Corinzi, ad esempio, scrive: «Non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato» (9,24-27).

Papa Francesco aveva sicuramente questa frase in mente quando ha scritto, presentando il nuovo documento, che «dare il meglio di sé nello sport è anche una chiamata ad aspirare alla santità». C’è infatti una stretta relazione tra sport e vita. Lo sforzo, ad esempio, «di superarsi in una disciplina atletica» è uno «stimolo per migliorare sempre come persona in tutti gli aspetti della vita». Questo, spiega Francesco, «ci mette sulla strada che, con l’aiuto della grazia di Dio, ci può condurre a quella pienezza di vita che noi chiamiamo santità». Lo sport, conclude, «è una ricchissima fonte di valori e virtù che ci aiutano a migliorare come persone. Come l’atleta durante l’allenamento, la pratica sportiva ci aiuta a dare il meglio di noi stessi, a scoprire senza paura i nostri limiti, e a lottare per migliorare ogni giorno».

Archivio

Vai