N. 23 - 2019 9 giugno 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Testimoni di libertà e misericordia con la grazia dello Spirito Santo, dono del risorto

A Pentecoste invochiamo il Consolatore perché ci doni la forza di vivere sempre quello che ci ha detto Papa Francesco dalla…

Arianna Ciampoli

Le persone di buona volontà non si rassegnano

«Di fronte al male la tentazione è convincersi di non poter fare niente, ma il bene è più forte del dolore», dice il volto…

Franz Jägerstätter

L’uomo libero che disse no a Hitler

A Hidden Life, che ha vinto il premio della giuria ecumenica a Cannes, è la storia toccante di un uomo di fede che si rifiutò…

Basilica di Sant’Antonio

Arte, Vangelo e carità

A Padova, alla basilica del Santo, per «toccare» la fede e lasciarsi elevare dallo splendore del bello sorto sulla testimonianza…

Ite, missa est di Chiara Amirante

La mia esperienza della Pentecoste

Tutti noi abbiamo la possibilità di fare l’esperienza della Pentecoste, in cui i carismi ci vengono donati con la forza che…

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Ite, missa est di Chiara Amirante

La mia esperienza della Pentecoste

Tutti noi abbiamo la possibilità di fare l’esperienza della Pentecoste, in cui i carismi ci vengono donati con la forza che viene dall’alto

 Illustrazione di Emanuele Fucecchi

In questi tempi lo Spirito Santo ha suscitato l’esperienza forte di una nuova Pentecoste in tante parti del mondo ed è importante prendere consapevolezza che il regalo dei carismi viene fatto dallo Spirito Santo a tutti i cristiani.

«A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune» (1Corinzi 12,7). Se il Signore suscita dei carismi particolari, grazie ai quali poi possono anche nascere dei movimenti nella Chiesa, non è solo per il bene dei membri di quel movimento, ma è per il bene di tutta la Chiesa, quindi di tutti noi. Ecco che 25 anni fa nasceva Nuovi Orizzonti.

Qualche giorno prima che iniziasse l’avventura carismatica di Nuovi Orizzonti è successo qualcosa di straordinario. Lì ho fatto l’esperienza della forza dello Spirito Santo. Mi sono ammalata: avevo un febbrone pazzesco. Pareva che non mi dovessi più alzare dal letto. E non sono stata la sola ad ammalarmi. Dovevamo aprire la prima comunità e invece era una strage! A un certo punto apriamo il Vangelo: «Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Ci siamo guardati. Mi ricordo ancora la scena. Quando si è trattato di imporre le mani abbiamo avuto un attimo di timidezza molto grande, perché ci sembrava di fare una cosa proprio strana, però è Vangelo, no? Poche chiacchiere. Il Vangelo va vissuto alla lettera! E invece è stata una cosa stupenda. Loro hanno pregato per me e io mi sono sentita bene. Prima stavamo tutti male, ora tutti bene!

In questa esperienza c’è stata la mia prima conversione ai carismi. Ho capito che se dicevo di credere, non potevo prendere il Vangelo a pezzi e scegliermi i pezzi che preferivo io! Dovevamo credere e viverlo veramente. Questi nove giorni di ritiro che aprivano la prima comunità Nuovi Orizzonti, sono stati per me una grande conversione, sono stati la mia esperienza della Pentecoste con il dono dei carismi.
   

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

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