N. 27 - 2017 2 luglio 2017
INSIEME di don Antonio Rizzolo

Cristiani autentici sulle orme di don Mazzolari e di don Milani

Preghiamo per i nostri parroci, perché con il loro servizio al Signore e al popolo di Dio ci aiutino a vivere da veri discepoli…

Don Mazzolari e don Milani

Due parroci luminosi e scomodi

Papa Francesco, pellegrino a Bozzolo e Barbiana sulle tombe dei due grandi sacerdoti del novecento, tenuti ai margini dalle…

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INSIEME di don Antonio Rizzolo

Cristiani autentici sulle orme di don Mazzolari e di don Milani

Preghiamo per i nostri parroci, perché con il loro servizio al Signore e al popolo di Dio ci aiutino a vivere da veri discepoli di Cristo, uniti nell’amore vicendevole

 

Cari amici lettori, anche questa settimana, come ho fatto qualche numero fa, voglio invitarvi a pregare per i nostri preti, soprattutto i nostri parroci, perché siano pastori autentici, guide sagge e testimoni della tenerezza di Dio. L’occasione è duplice: da una parte la visita di papa Francesco a Bozzolo e a Barbiana, dall’altra il prossimo numero del mensile Jesus, che presenta un’interessante inchiesta sui seminari italiani. Dalla quale emerge un dato preoccupante: negli ultimi dieci anni i seminaristi sono diminuiti del 25 per cento. Se consideriamo l’invecchiamento generalizzato del clero, comprendiamo la necessità di pregare e, nello stesso tempo, di non lasciare soli i nostri preti. È anche opportuno proporre più apertamente ai nostri giovani la strada del sacerdozio e non creare ostacoli a quanti sentono la chiamata del Signore. Da questo punto di vista, il tema del prossimo Sinodo dei vescovi, che si terrà nell’autunno del 2018, è particolarmente attuale: «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale».

Al di là delle considerazioni pratiche sulla diminuzione dei preti, è necessaria una riflessione più ampia. Credo che la situazione attuale sia una spinta che ci viene dal Signore a considerarci tutti parte della comunità cristiana, superando una mentalità clericale che vede il prete come colui che fa tutto, o come l’unico rappresentante della Chiesa. In realtà ciascuno di noi è Chiesa. Siamo corpo di Cristo, come ci insegna san Paolo, siamo sue membra. Ognuno ha una propria funzione, per il bene di tutti. La parrocchia non è del prete, ma è di tutti noi.

C’è bisogno che ogni cristiano si senta responsabilizzato e che emerga l’amore che ci unisce come seguaci di Cristo, secondo la parola di Gesù: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». C’è bisogno anche di sacerdoti pieni di amore a Dio e ai fratelli. In questo don Milani e don Mazzolari sono un esempio, come ha ricordato papa Francesco: «Sono pellegrino qui a Bozzolo e poi a Barbiana, sulle orme di due parroci che hanno lasciato una traccia luminosa, per quanto “scomoda”, nel loro servizio al Signore e al popolo di Dio. Ho detto più volte che i parroci sono la forza della Chiesa in Italia, e lo ripeto. Quando sono i volti di un clero non clericale, come era quest’uomo, essi danno vita a un vero e proprio “magistero dei parroci”, che fa tanto bene a tutti». Preghiamo, allora, per i nostri parroci, perché ci indichino la via dell’amore e del servizio e noi possiamo seguire la loro traccia luminosa.

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