N. 27 - 2019 7 luglio 2019
INSIEME di don Antonio Rizzolo

«Prima le persone. È la stella polare che ci guida. Tutto il resto è secondario»

Queste parole del cardinale Pietro Parolin ci devono far riflettere, se vogliamo davvero essere cristiani. Ricordando quello…

Lisa Marzoli

Se Dio è con noi il male non ha l’ultima parola

«Sento che il Signore mi protegge», dice la giornalista che, affrontando il tema della pedofilia, ha conosciuto da vicino…

Davide Carrara

Un canestro per ritrovare il senso della vita

Dopo un incidente in motorino aveva perso l’uso di una gamba. Oggi è campione nazionale di basket in carrozzina. «Nel dolore…

Trentino

Il trekking del Cristo pensante

Nelle Dolomiti una bella camminata porta alla cima del monte Castellazzo. Qui, a 2.300 metri, una statua raffigura Gesù seduto…

Ite, missa est di Chiara Amirante

La vera pace scaturisce dalla preghiera

La preghiera è un’arte assolutamente fondamentale per poter vivere in pienezza ogni attimo che il Cielo ci dona

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Ite, missa est di Chiara Amirante

La vera pace scaturisce dalla preghiera

La preghiera è un’arte assolutamente fondamentale per poter vivere in pienezza ogni attimo che il Cielo ci dona

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”». Il Vangelo di questa domenica ci propone la missione dei Dodici e il dono che l’accompagna: la pace. Per poterla accogliere e dare è importante crescere nell’arte della preghiera del cuore che ci aiuta a restare in ascolto della voce della nostra coscienza per camminare secondo lo Spirito e sperimentare la pace, dono unico per cui vale davvero la pena di impegnarci molto. Uno dei primi frutti che avvertiamo con chiarezza quando iniziamo a entrare nella preghiera del cuore è una pace nuova.

La pace che scaturisce dalla preghiera è quella pace che Gesù ci ha promesso: «Vi lascio la pace vi do la mia pace; non come la dà il mondo io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore» (Giovanni 14,27). È una pace che ci libera dalle tante paure paralizzanti che caratterizzano il nostro vivere quotidiano. Le continue difficoltà, le prove, le sofferenze che siamo chiamati a vivere ogni giorno non riescono più a turbare il nostro cuore.

Quell’ansia fastidiosa che troppo spesso ci accompagna, quel sottile senso d’inquietudine, di insoddisfazione, di insicurezza, lasciano finalmente spazio a una pace profondissima. La pace che è frutto della preghiera non ha niente a che vedere con le tante diverse forme di “anestesia” del malessere dell’anima che il mondo con tanta prepotenza ci impone.

E io, riesco a custodire la pace nel cuore anche nei momenti più difficili? Sto camminando secondo lo Spirito e ne sperimento quotidianamente i frutti di pace, di amore, di pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di me stesso?

Più questi frutti caratterizzano le tue giornate dolorose e meravigliose, più saprai che stai crescendo nella preghiera del cuore. Tutto ciò che fai, se non scaturisce dalla preghiera, è tempo perso, è vanità delle vanità. Per questo i doni si ricevono con il cuore aperto a Lui, con il cuore che prega: «Pace a voi!»
   

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

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