N. 29 - 2015 12 luglio 2015
Insieme di don Antonio Rizzolo

Imitiamo la Vergine Maria, modello di vita cristiana

Cari amici lettori, il viaggio del Papa in America latina è stato molto intenso. Tantissimi i gesti significativi, le parole…

Il personaggio | Bobby Solo

«Alla vita dico sempre sì»

La musica, la paternità in età matura, la fede... Il cantante di Una lacrima sul viso ha appena compiuto settant’anni e si…

Volontari a Taizé

La nostra fede senza confini

Hanno tra i 19 e i 25 anni, sono cristiani di diverse confessioni e arrivano da tutto il mondo per un periodo di servizio…

Il testimone | Don Salvatore Mellone

Nella sua carne ci ha annunciato Dio

È stato ucciso dal cancro dopo soli due mesi dall’ordinazione sacerdotale. Eppure don Salvatore Mellone ha voluto dire sino…

Esclusiva | Manfredi Borsellino

Mio papà, il giudice Paolo Borsellino

Nel 23° anniversario della morte del magistrato del pool antimafia, il figlio racconta l’intimità di un uomo di grande fede…

Ite, missa est | Emanuele Fant

Per me, la natura

Per una lettura completa...

Insieme di don Antonio Rizzolo

Imitiamo la Vergine Maria, modello di vita cristiana

Cari amici lettori, il viaggio del Papa in America latina è stato molto intenso. Tantissimi i gesti significativi, le parole forti, capaci di toccare il cuore. Abbiamo sintetizzato tutto questo nella copertina, in quell’abbraccio simbolo dell’amore della Chiesa verso tutti, soprattutto i piccoli e i poveri. Papa Bergoglio non si è risparmiato in questi giorni, incontrando tutti, dai rappresentanti delle istituzioni, al clero, fino ai più fragili: anziani, detenuti, malati, bambini.

Ma questa fatica che il Papa ha affrontato con coraggio, considerando anche la sua età, è stata ripagata dall’amore e dall’entusiasmo della gente. Mi ha colpito in particolare la commozione, ma anche la forza, con la quale si è rivolto alle donne e alle madri del Paraguay: «Con gran coraggio e abnegazione», ha detto Francesco, «avete saputo rialzare un Paese distrutto, sprofondato, sommerso da una guerra iniqua. Voi avete la memoria, avete il patrimonio genetico di quelle che hanno ricostruito la vita, la fede, la dignità del vostro popolo, insieme a Maria». La Vergine è stata davvero il loro modello di riferimento: «Quando tutto sembrava crollare, insieme a Maria vi dicevate: “Non temiamo, il Signore è con noi, è col nostro popolo, con le nostre famiglie, facciamo quello che lui ci dice”.

E lì avete trovato ieri e trovate oggi la forza per non lasciare che questa terra finisca nel caos. Dio benedica questa tenacia, Dio benedica e conforti la vostra fede, Dio benedica la donna paraguayana, la più gloriosa d’America». Queste parole valgono per tutti noi. Sono un invito a fare di Maria il nostro modello di vita cristiana, per essere veri discepoli di Cristo. «Lei è la donna di fede», ha detto il Papa, «è la Madre della Chiesa, lei ha creduto. La sua vita è testimonianza che Dio non delude, che Dio non abbandona il suo popolo. [...] Lei è stata la prima discepola che ha accompagnato il suo Figlio e ha sostenuto la speranza degli apostoli nei momenti difficili». Maria non è come un certo devozionismo ce l’ha presentata.

È invece un modello di fede, di abbandono gioioso a Dio, è la Madre che ci incoraggia sulla via del bene, invitandoci con ferma dolcezza a fare sempre qualsiasi cosa il Signore ci chieda. Maria ci invita a non cedere alle ingiustizie, ai soprusi, a non inchinarci ai potenti e ai ricchi. Ci esorta al bene e all’amore, a confidare in quel Dio che, come canta nel Magnificat, disperde i superbi, rovescia i potenti dai troni, rimanda i ricchi a mani vuote. Ad affidarci a quel Dio che manifesta la sua onnipotenza e santità nella misericordia e nell’amore, di generazione in generazione.

Archivio

Vai