Una guida per capire la parola di Dio in comunione con tutta la Chiesa
Riprende da questo numero la nostra rubrica biblica, un aiuto per comprendere la sacra scrittura e per farla diventare vita…
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INSIEME di don Antonio Rizzolo
Una guida per capire la parola di Dio in comunione con tutta la Chiesa
Riprende da questo numero la nostra rubrica biblica, un aiuto per comprendere la sacra scrittura e per farla diventare vita quotidiana
Cari amici lettori, ricordate l’episodio biblico dell’incontro tra il diacono Filippo e l’eunuco etiope funzionario della regina Candace? È narrato nel capitolo 8 degli Atti degli apostoli. Lo Spirito Santo ispira Filippo ad accostarsi al carro dell’eunuco, il quale stava leggendo il profeta Isaia. Filippo gli dice: «Capisci quello che stai leggendo?». E quello risponde: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». Il passo della Scrittura era questo: «Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca». Filippo, partendo proprio da quel brano, annuncia Gesù all’eunuco, il quale subito dopo si fa battezzare e riprende il suo cammino «pieno di gioia».
Nelle nostre case non manca quasi mai la Bibbia, ma spesso siamo nella stessa condizione di quel funzionario: leggiamo senza capire, abbiamo bisogno di una guida. È un bene leggere e meditare la parola di Dio da soli. Come affermava il pensatore danese Kierkegaard, la Scrittura è come una lettera d’amore indirizzata a ciascuno di noi; o è paragonabile a uno specchio che ci rivela il nostro vero volto, indicandoci la via da seguire per cambiare noi stessi e scegliere il bene. Tuttavia, la Scrittura ha sempre una dimensione comunitaria, può essere letta e interpretata in maniera corretta solo in comunione con la Chiesa, cioè con la comunità cristiana. È come se il Signore avesse reso complicato apposta il testo di questa sua lettera d’amore perché trovassimo insieme il suo significato, lasciandoci guidare. La prima guida è lo stesso Spirito Santo che ha ispirato la Scrittura: dobbiamo pregarlo e invocarlo, mettendoci in sintonia con lui. Ci sono poi gli studiosi, che scrutano le profondità della Bibbia, attraverso la conoscenza della lingua e del contesto in cui è stata scritta. In questo modo matura il giudizio della stessa Chiesa alla quale, come si legge nella costituzione conciliare Dei Verbum, spetta l’ultima parola, avendo ricevuto «il divino mandato e ministero di conservare e interpretare la parola di Dio».
A partire da questo numero, cari amici, riprende perciò la nostra rubrica biblica, che si era interrotta nell’anno del Giubileo. Volevamo usare come titolo le parole di Filippo all’eunuco: «Capisci quello che stai leggendo?». Ma alla fine abbiamo optato per un più diretto “Apriamo insieme la Bibbia”. Vogliamo, comunque, offrirvi una guida semplice e chiara, prendendo in considerazione soprattutto i testi più difficili. È un buon modo per prepararci anche alla Domenica della Parola, che vogliamo celebrare insieme il prossimo 24 settembre.