N. 30 27 Ottobre 2013
Testimonianza

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Cristina Betti per lunghi mesi ha dovuto mantenere la famiglia, tre figli e un marito, solo con il suo lavoro. Non si è…

In dialogo con don Antonio

La Chiesa e i funerali di Erich Priebke

«L’antisemitismo sia bandito dal cuore e dalla vita di ogni uomo e di ogni donna!» - Papa Francesco

Marcella Manghi

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Puntava alla carriera e a un amore su misura. Poi ha incontrato Pietro. Un matrimonio e tre figli in quattro anni: una vita…

L’iniziativa

Monzuno riscopre la sua croce

Era lì, dimenticata sull’Appennino bolognese: usata come palo per le antenne. Albachiara si è data una missione: farvi…

Nonno mi spieghi….

HALLOWEEN? NO, OGNISSANTI!

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Dossier

LA COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

«Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno» (Filippesi 1,21)...

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In dialogo con don Antonio

La Chiesa e i funerali di Erich Priebke

«L’antisemitismo sia bandito dal cuore e dalla vita di ogni uomo e di ogni donna!» - Papa Francesco

 

Don Antonio Rizzolo Caro don Antonio, polemiche, recrudescenza di sentimenti nazifascisti, odio, Comuni che si rifiutano di ospitare le esequie, calci al feretro… per la morte di Priebke è successo di tutto. Tante domande mi affollano la testa. Due su tutte: si deve avere pietà di un comandante delle SS che ha partecipato – fra le altre nefandezze – all’eccidio delle Fosse Ardeatine, non si è pentito e ha continuato a negare verità storiche accertate e 6 milioni di morti? Si può lasciare un uomo senza funerale?

Lucia


Attorno alla morte di Erich Priebke è nato un polverone incredibile, forse creato ad arte. La risposta alle tue domande è nella nota rilasciata dal vicariato di Roma. «L’autorità ecclesiastica», leggiamo, «considerate tutte le circostanze del caso, ha ritenuto che la preghiera per il defunto e il suo affidamento alla misericordia di Dio – finalità proprie della celebrazione delle esequie religiose – dovessero avvenire in forma strettamente privata, cioè nella casa che ospitava le spoglie del defunto». Dunque non è stato negato dalla Chiesa il funerale, che è appunto la preghiera per il defunto e il suo affidamento alla misericordia di Dio, ma che avvenisse in forma pubblica. Come precisa la nota, «è stata decisa una modalità diversa da quella abituale, riservata e discreta. La proposta è stata rifiutata dall’avvocato del signor Priebke». Le circostanze a cui fa riferimento la nota sono il mancato pentimento di Priebke rispetto all’eccidio delle Fosse Ardeatine e la negazione della Shoah: le esequie pubbliche avrebbero potuto essere intese come l’accettazione da parte della Chiesa di posizioni contrarie alla fede cristiana, con scandalo dei fedeli. Solo pochi giorni fa papa Francesco ha ricordato che «è una contraddizione che un cristiano sia antisemita» 

Risponde Don Antonio Rizzolo

Illustrazioni di Ece Özdil

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