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Potenza
La Basilicata si consacra a Maria
La solenne consacrazione del capoluogo lucano e dell’intera regione alla Madonna avverrà a Potenza alla fine di ottobre, in occasione della Peregrinatio Mariae, la processione straordinaria della statua della Madonna di Viggiano
Dalla Basilicata si eleva una preghiera corale alla Madonna e la richiesta di un sigillo di amore e protezione sulla regione e sulla città di Potenza. La Chiesa lucana, il popolo dei fedeli, le istituzioni civili insieme deporranno il proprio presente e futuro nelle mani della Madonna. La città di Potenza e l’intera regione Basilicata saranno consacrate a Maria.
L’arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, ha stabilito che si procederà alla solenne consacrazione della Basilicata e della città capoluogo al Cuore Immacolato di Maria in occasione della Peregrinatio Mariae, la processione straordinaria della statua della Madonna di Viggiano, patrona della Basilicata, a Potenza alla fine di ottobre. Alla celebrazione parteciperanno tutti i vescovi della regione e le massime autorità civili. Di concerto con il sindaco di Potenza, Dario De Luca, una piazza della città sarà intitolata “piazza della Consacrazione a Maria”.
Spiega monsignor Ligorio: «È nostra intenzione accogliere Maria come vera madre sull’esempio di Giovanni ai piedi della croce; consacrazione a Maria significa consacrazione al Salvatore, alla sua legge e alla sua Chiesa. Come Maria è stata discepola di Cristo, così anche noi vogliamo metterci in cammino per rispondere alla chiamata del nostro Battesimo. Seguire l’esempio di Maria significa essere Chiesa viva, annunciare il Vangelo, vivere una fede profonda nelle relazioni umane e in ogni situazione concreta della vita. La consacrazione è, inoltre, l’occasione di recuperare come Chiesa la dimensione comunitaria. Non è un atto estemporaneo, ma si inserisce in un percorso pastorale triennale e che, celebrando la figura del santo patrono della città, san Gerardo La Porta, affronta il tema della pietà popolare e i vari aspetti della fede in relazione ai giovani».
L’ESITO DI UN CAMMINO DI FEDE
Prosegue don Antonio Savone, segretario della pastorale diocesana: «La consacrazione a Maria è il preludio di un anno, il 2019, particolarmente importante per la regione Basilicata e per le nostre Chiese. Potenza e Matera saranno legate da eventi importanti. Matera è stata designata capitale europea della cultura e nel corso del 2019 vivrà anche il suo sinodo diocesano. Potenza, invece, celebrerà l’anno prossimo il nono centenario della morte di san Gerardo La Porta, che della città capoluogo fu vescovo dal 1111 al 1119 e che da allora ne è il patrono. In preparazione di questo anno impegnativo per la nostra regione, mettiamo tutto nelle mani della Madonna con la consacrazione di Potenza, quale capoluogo, e della Basilicata, e poniamo l’accento sulla figura di Maria quale evangelizzatrice e annunciatrice della tenerezza di Dio, grazie alla Peregrinatio Mariae: nel mese di ottobre l’immagine originale della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, Regina e Patrona della Lucania, visiterà le città di Potenza e Matera, sostando nelle rispettive cattedrali».
La consacrazione a Maria è, quindi, il momento significativo di una lunga programmazione pastorale, ma anche l’esito di un percorso di fede che vede protagonista un numeroso gruppo di fedeli, che ha chiesto con forza sia alle autorità ecclesiastiche che a quelle civili questo importante tributo alla Madre di Gesù.
A Potenza è nato un gruppo di preghiera che si rivolge alla Madre di Gesù intercedendo per la città e per chiunque richieda un conforto spirituale, al quale tante altre persone partecipano a distanza, spesso attraverso i social media. Proprio per promuovere una preghiera incessante e sostenere spiritualmente chi è in difficoltà, il gruppo è approdato anche su whatsapp, con il nome di “Pecore in mezzo ai lupi” e con la guida spirituale di diversi sacerdoti, tra i quali il noto esorcista don Antonio Mattatelli, parroco a Montemurro.
Da oltre quattro si svolge un’adorazione perpetua nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, grazie a don Biagio Mitidieri: una cappella ospita il Santissimo Sacramento e in ogni momento del giorno e della notte, anche nei giorni festivi, ci sono persone raccolte in preghiera. Due volte a settimana, poi, in diverse chiese della città, le persone si ritrovano per la recita del rosario.
Questi fedeli sono seguiti da diversi sacerdoti, con catechesi e percorsi di fede in ogni periodo e ricorrenza dell’anno: adorazione, preghiera, confessioni e Messe ma anche opere concrete, iniziative al fianco di chi soffre. Sono nati, infatti, centri di accoglienza, come Casa San Francesco e Casa Santa Chiara, che ospita una famiglia siriana con la sua sartoria, arrivata in Italia grazie ai corridoi umanitari di Sant’Egidio, o come la casa Don Tonino Bello con la sua mensa, che offre ospitalità e un piatto caldo a chi ne ha la necessità.
PREGHIERA E CARITÀ
Un fondatore del gruppo di preghiera dal quale è partito questo cammino di fede della città di Potenza, racconta: «In seguito a una dolorosa vicenda di cronaca, ovvero al ritrovamento del corpo di Elisa Claps (nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, ndr), è nato nel 2011 il gruppo di preghiera, con lo scopo di sostenere spiritualmente la Chiesa lucana, i sacerdoti e quanti avessero bisogno di conforto. Successivamente, nel settembre 2013, abbiamo avvertito il bisogno di avere un’adorazione perpetua: nel giro di una settimana hanno aderito circa 350 persone, divise per turni, e dopo alcuni mesi di sperimentazione, il vescovo l’ha inaugurata ufficialmente a giugno 2014. Il passo ulteriore? Tradurre la preghiera in carità, con diverse opere di solidarietà. Abbiamo verificato di persona quanto la preghiera sia fondamentale, in grado di smuovere le montagne e di arrivare a Cristo. È fondamentale dedicare del tempo a Dio che ci ha creato, a Gesù che ci ha salvato col sacrificio della croce, allo Spirito Santo che ci ama».
Conclude Dario De Luca, sindaco di Potenza: «Sono cattolico praticante e ritengo giusto compiere questo atto, proprio perché insolito da parte di una istituzione civile e in controtendenza rispetto alla visione materialistica della società di oggi. Con la consacrazione comunichiamo ai nostri giovani l’idea di una visione di vita superiore, trascendente, e invochiamo la protezione speciale della Madonna sulla nostra città e sull’intera regione. La Basilicata sta andando verso l’insignificanza demografica, perde circa tremila giovani ogni anno, il petrolio sta portando gravi danni all’ambiente e scarsi benefici lavorativi e occupazionali. Attraverso la protezione di Maria, dobbiamo invertire le politiche fallimentari e ridare dignità a una terra di gente onesta e perbene».
Testo di Flavia Squarcio - Foto di Francesco Fiorellini